mercoledì 21 novembre 2007

RR 13


DOMENICA 1 Novembre 1998, ore 11.00
Ieri era Ekadasi, la seconda che facciamo in Vrindavana. Che gioia!
Questa mattina alle 5.30 durante il Canto del Japa, stavo pensando a come mi sarebbe piaciuto fare Tulasi Puja: l'ultima volta l'ho fatto a Villa Vrindavana più di un mese fa.
In quel momento si avvicinano due devote, una Indiana e una Croata chiedendomi se volevo fare un mazzolino di fiori per le Divinità.
Certo che si! Che bello...ecco lo zuccherino di cui parlavo ieri l'altro.
Così ci siamo incamminate verso la Goshala, dove c'è vicino una piccola piantagione di fiori.
Evitando scimmie in lotta, pipistrelli enormi e moschito affamatissimi, che a quell'ora popolano (tutti) numerosi e indisturbati, siamo arrivate sul posto.
Dopo aver raccolto un pò di fiori e foglie ci siamo sedute su di un sacco di iuta e raccontandoci brevemente le nostre storie "da devote", abbiamo composto i mazzolini.
Io ho fatto quello per il Signore Balarama.
Torniamo al tempio alle 7.00 in punto.
Salgo in asrama a farmi velocissima una doccia perchè piena di terra e fastidiose punture d'insetti arrabbiati.
Alle 7.15, puntuali come sempre, i Pujari suonano le conchiglie: si aprono le tende.
Jaya Govinda! Sei l'unico Signore della mia vita; vita dopo vita fa che io possa servirTi.....Hare Krishna!
Meraviglia delle meraviglie!
Il mazzolino che ho fatto così sgarbatamente, insulso, si trova nella mano di Srimati Radharani: ed è diventato bellissimo!
Non posso credere che Srimati Radharani l'abbia accettato.
Ecco! Questa è la Misericordia di Visaka che si è manifestata.
Ancora servizio per benedizione, ancora servizio!...
Dovrò ricordarmi con lo stesso entusiasmo questa richiesta quando sarò di nuovo a Villa vrindavana; là non manca mai....ce n'è in super abbondanza!
......ah! la penna aveva finito l'inchiostro.....ne ho comprata una nuova:)
Hare Krishna..........continua

domenica 11 novembre 2007

RR 12



Venerdi 30 Ottobre 1998 ore 21.10

Oggi abbiamo percorso di nuovo il Parikrama di Vrindavana, altre tre ore di camminata benedetta in questa terra di Goloka Vrindavana.

Non c'è differenza tra questa Vrindavana e quella nel mondo spirituale.

E' sempre Vrindavana.

La speciale misericordia di questo Dhama è che purificandoti con atti pii(e sporcandoti anche, con atti empi) a una velocità cento volte più veloce e intensa che in qualsiasi altro luogo nel mondo, ti mette di fronte al tuo vero livello di coscienza.

A me almeno, sta succedendo questo.

Capisci più o meno a che livello sei "nella scala".

Il problema è che io non ho salito neanche il primo gradino!

Mi vedo così tapina, meschina, con la mente che mi bersaglia e massacra continuamente con le sue sciocchezze, lussurie e inutili desideri.

Tu la prendi al guinzaglio, con enorme fatica e cerchi di tirare a te.

Niente! E' così ostinata. Non ti vuole dare pace...

Solo recitando i Santi Nomi:

HARE KRISHNA HARE KRISHNA

KRISHNA KRISHNA HARE HARE

HARE RAMA HARE RAMA

RAMA RAMA HARE HARE,

riesco a farla amica, a placarla, altrimenti, fuoco e fiamme!

Qui Krishna mi fa vedere senza mezzi termini che schifezza sono, indicandomi così dove devo lavorare se voglio migliorare.

In realtà non so neanche da dove cominciare o forse è diventato tutto così palese che il falso-ego è uscito fuori indignato negando.

Non è certo falsa modestia o retorica, anzi! mi sopravvalutavo pensando di non essere così bassamente bassa.

Krishna non ti lascia mai inorgoglire; nella vita ogni tanto, ogni poco, ti abbassa benevolmente la testa con i Suoi morbidi piedi di loto per farti prendere la strada giusta, poi ti dà un pò di zuccherino per incoraggiarti e per farti un pò gioire, poi di nuovo la bastonata.

Questo lo fa con tutte le Jiva perchè Krishna è in assoluto Il Migliore Amico di tutti (belli, brutti, bianchi, neri, Ebrei, Cristiani, Mussulmani, donne, uomini, cani, ombrichi o farfalle...).

Il punto è che gli atei, i materialisti, non lo vedono, non lo capiscono.

Pensano sia fortuna o sfortuna (così la chiamano) e corrono, corrono, lottano, lavorano, imbrogliano, si arrabbiano, per rincorrere un attimo di pace, che poi non è mai pace ma solo una piccola tregua nella guerra della sofferenza che continua.

E sopratutto pensano che tutto dipenda dai loro miseri sforzi, pensano di essere indipendenti da Dio, Lo ignorano, non sanno che senza la Sua volontà neanche un filo di erba si muove!

Questo non vuol dire che dobbiamo sederci e aspettare.

Krishna apprezza il nostro sforzo e nella Bhagavad-Gita ci insegna ad eseguire il nostro dovere, indipendentemente dal risulatato, che non dipende appunto da noi.

Da qui il Siddhanta, il "succo" del prezioso testo:

"Lascia ogni forma di religione e abbandonati a Me. Pensa sempre a Me, diventa Mio devoto, offriMi i tuoi omaggi. Io ti libererò da tutte le reazioni dei tuoi peccati. Non temere."

La penna non vuole più scrivere.

Le cose sono due: o sto dicendo stupidaggini o è finito l'inchiostro!

Domani vedremo;-)

Haribol!

................................continua...........................

lunedì 5 novembre 2007

RR 11




Martedi 27 Ottobre 1998 ore 21.30


Le giornate Qui si susseguono troppo velocemente, ho timore che presto sarà tempo di tornare a casa; anche se Questa E' la Casa, con la C maiuscola per tutte le Jiva.



Ieri siamo tornati alla Yamuna e abbiamo fatto il bagno completo.

E' un sogno per me, è una Favola troppo bella.

Ho fatto il bagno nella forma liquida di Vishaka, la gopi intima confidente di Srimati Radhika.

La Sua acqua era piacevolmente calda, vellutata, molto inebriante.

Era veramente stupendo stare con Lei. Speriamo l'esperienza si ripeta di nuovo.

Oggi siamo andato a visiatre alcuni templi.

il tempio di Radha-Damodara, dove Prabhupada visse i suoi anni da Vanaprasta e Sannyasa prima di venire in occidente dalle anime più cadute.

Là ci sono decine di Samadhi, compresi quello di Rupa Goswami, Sri Jiva Goswami, Sri Sanatana Goswami, Sri Krishna Pandita e altre grandi personalità.

Rama ed io abbiamo fatto un piccolo Bajan nella stanza dove Srila Prabhupada studiava, traduceva e riposava; mi sono venute alla mente le parole di Srila Prabhupada quando affermava che avrebbe vissuto eternamente in quella stanza del tempio a Lui molto caro.

Poi siamo andati nell'altra stanzetta dove cucinava e rispettava (mangiava).

Proprio questa mattina di fronte al Samadhi di Srila Prabhupada al tempio Krishna-Balaram Mandir, ammiravo la Sua famosa foto in bianco e nero (bellissima), mentre rispetta Prasadam in questa stanza guardando fuori dalla finestrella il Samadhi bellissimo di Rupa Goswami, e ho pensato: "Che bello sarebbe visitare quel luogo Sacro!"

Praticamente, neanche tre ore dopo, senza chiedere niente a Rama, ero in quella stanza, vicino a quel tavolo e a quella finestra, ed ho immaginato Srila Prabhupada seduto lì, accanto a me, proprio come nella foto.

Dopo altri giri di Parikrama del tempio abbiamo fatto gli omaggi e ci siamo incamminati verso il magico Radha-Raman.

Il tempio di Radha-Raman è molto antico, è amministrato da famiglie di Bramhana che si tramandano l'adorazione da generazioni.

A turno, per la durata di un mese, offrono il loro servizo alla Forma auto-manifestata di Krishna.

La storia ci insegna che Gopal Bhatta Goswami adorava 12 Govardan-shila e desiderava molto intensamente poter avere un giorno una Divinità da poter vestire.

Il desiderio così forte e sincero del puro devoto fece si che un mattino, al suo risveglio, trovò che una Govardan-shila si era "tramutata" in una murti dalla bella forma di Krishna.

E' molto piccola e si vede da molto lontano, accanto ha una collana poggiata su di un cuscino per rappresentare la Sua eterna amata Srimati Rhadarani.

Vivendo a Vrindavana dhama posso constatare che ogni Jiva è una Jiva speciale:

dal Sadhu alla scimmia, dal Brahmana al cammello, dalla mucca al maiale.

Ogni essere vivente che abita qui è benedetto in modo particolare dalla Suprema Persona.

Chissà se un giorno anch'io potrò sostenere il pesante tesoro racchiuso in Vrindavana.

Spero intensamente di si...

Vrindavana dhama ki! Jaya!!!

.......................continua..........................

lunedì 8 ottobre 2007

RR 10


Domenica 25 Ottobre ore 21.45



Questa mattina sono uscita dopo tre giorni di "prigionia".
Non sono guarita del tutto, ho ancora un pò di febbre e forti giramenti di testa ma non è possibile rimanere in questa stanza quando ho da assaporare le Glorie infinite di Vrindavana.
Stasera i devotini della Gurukula hanno fatto teatro.
Hanno presentato la storia di Pralada Maharaja.
Pralada Maharaja era un grande devoto di Krishna, figlio di Hiranyakasipu, grande asura (demone).
Il padre cercò infatti di ostacolarlo nelle predica e nelle pratiche religiose fin da bambino e in tutti i modi; torturandolo e anche cercando di ucciderlo.
Hiranyakasipu era potentissimo, tanto che anche gli esseri celesti avevano timore di lui, praticamente era invincibile, ma non per Krishna naturalmente!
Dio apparve allora nella Sua meravigliosa forma metà uomo e metà leone (chiamata Sri Nrishima), per salvare personalmente Pralada, il Suo amato devoto, dalle grinfie dell'asura.
E' stato molto bello.
L'indiano che recitava la parte di Hiranyakasipu era veramente molto bravo, il più bravo tra tutti.
Erano belli anche i vestiti e bello l'entusiasmo nei cuori.
Dovremmo fare anche noi teatro a Villa Vrindavana, si può insegnare le meravigliose glorie dello Srimad Bhagavatam o del Maha Bharata, in maniera semplice, divertente, adatta anche a un pubblico piccolo (bambini).
Quando il Signore Nrishima è uscito dalla colonna urlando come mille tuoni, i devoti erano in estasi, si sono alzati in piedi vociando, agitandosi, immedesimandosi completamente e quando, alla fine della lotta, il Signore si è fatto una ghirlanda con gli intestini di Hiranyakasipu, tutti hanno applaudito ed emozionati sorridevano in un sentimento di profondo rispetto e gratitudine verso Dio, La Persona Suprema.
Krishna per il Suo devoto si trova ovunque ed è sempre pronto a difenderlo dagli attacchi degli asura; anche uscendo da una colonna di marmo in una forma bellissima per metà uomo e metà leone!!!
JAYA!!
Hare Krishna..................................continua

domenica 9 settembre 2007

RR 9


Sabato 24 ottobre 1998 ore 14.10
Oggi ricorre la scomparsa di Srila Prabhupada. Jaya!
Grandi festeggiamenti, racconti da parte di discepoli e confratelli (è venuto anche Puri Maraja), abisheka e festa di Prasada.
Purtroppo io non ho potuto partecipare perchè malaticcia e chiusa in stanza da ieri l'altro.
La febbre sembra calata, il naso si è liberato ma la testa gira gira gira, mi sento debole.
Domani penso che uscirò comunque, non posso stare più chiusa qui dentro.
Bhè...proprio chiusa chiusa no! Sia oggi che ieri sono andata "on the roof" (sulla terrazza della Guest House) per cantare i miei giri.
Farò qualche foto da là, è tutto così bello dall'alto, diverso....
Oggi è il compleanno di mio fratello Riccardo, spero gli consegnino la lettera che ho lasciato per lui. Ho fatto gli omaggi mentalmente alle divinità anche per lui. Tanti auguri caro fratelluccio, che Krishna ti benedica.
Stamani ero sul tetto e ho scoperto da chi proviene quel verso così forte e acuto che si sente spesso nell'aria: dai pappagalli!!
Ce ne sono tantissimi e mentre in volo è facile distinguerli per via della coda lunghissima e il colore, non è altrettanto facile riconoscerli sugli alberi proprio per il loro bellissimo colore. E' come se si mimetizzassero.
Capisco adesso perchè si dice verde pappagallo, quel verde così chiaro, luminoso ma intenso, ce l'hanno solo loro.
Sono salita sopra alle 9.00 e il sole era già cocente, mi posso immaginare a Maggio, Giugno che sono i mesi più terribili!
Ad Agosto fà molto caldo naturalmente, ma essendo la stagione delle piogge l'aria riesce a rinfrescarsi dando un pò di refrigerio.
C'è comunque il fastidio dell'acqua che, oltre a scendere dal cielo, fuori-esce dalle fogne.....senza parlare delle migliaia di insetti che vogliono fare sempre amicizia, un amicizia ravvicinata, molto ravvicinata....
insomma mi trovo qui nel periodo migliore dell'anno! Hari Haribol!
Stanotte ho sognato Srila Prabhupada.
Sogno che ha segnato la mia vita indelebilmente.
Stavo camminando nel suo appartameneto qui a Vrindavana, quando un anziano sannyasi indiano mi si avvicina facendomi domande.
Srila Prabhupada si trovava alla nostra destra, stava scrivendo così assorto che sembrava non vederci, non ascoltarci.
Io ero molto emozionata di trovarmi in presenza di Srila Prabhupada e rispondevo con molta disattenzione al sannyasi.
Quando questo mi chiede:
"Ma tu come ti chiami?"
"Elisa" rispondo subito.
Allora Srila Prabhupada si alza di scatto in piedi esclamando serioso:
"No! Tu non devi chiamarti Elisa, tu ti chiami Dandavat! Dandavat devi dasi!"
Detto questo mi prende il Japa mala, si siede e senza perder tempo si mette a cantare un giro sul mio Japa mala.
L'anziano sannyasi continuava a parlarmi ma io non capivo assolutamente più niente di quello che mi diceva, ero completamnete assorta nella misericordia incondizionata che Prabhupada mi stava elergendo a piene mani.
Finito il giro, Prabhupada mi rende il Japa, santificato dal suo contatto e si rimette tranquillamente a scrivere.
Mi sono svegliata dicendo: "Dandavat! Dandavat!"
E' stato così intenso, chiaro, reale...ero sconcertata e felice: sognare il puro devoto è sempre una cosa meravigliosa e di buon auspicio.
Grazie Prabhupada!......................................continua

sabato 18 agosto 2007

RR 8

Venerdì 23 ottobre 1998 ore 12.40


Ieri abbiamo fatto il Parikrama della collina Govardhana: 22 chilometri a piedi scalzi (of course!) attraversando villaggi, boschi, strade asfaltate (asfaltate per modo di dire!), strade sabbiose, strade argillose, abbiamo attraversato l'acqua, il fango, le fogne.

La partenza doveva avvenire subito dopo Tulasi puja ma è stata protratta a un ora dopo.
Alle 08.00 eravamo al Kusum Sarovar, un kunda (lago) meraviglioso costruito da un potente Raja (re) in onore di Krishna.
Da qui è iniziato il cammino.

Abbiamo incontrato molti sadhu, templi, personaggi vari e insoliti come l'incantatore di serpenti e poi bambini che chiedevano: "One rupi! One rupi! One rupi!" tirando i vestiti e seguendoci fino a sfinirci.
A due fratellini, maschio e femmina, ho donato i miei bracciali d'argento. Erano increduli e contenti del regalo ma.......la voce si è sparsa molto velocemente e una folla doppia di ragazzini strillanti ha seguito il mio gesto da "turista-neofita"!


Alle 10.30 ci siamo fermati al Govinda kunda, dove Krishna portava ad abbeverare le Sue mucche. C'erano molti indiani che facevano il bagno gridandosi da una sponda all'altra: "Radhe! Radhe!"
L'acqua era verde e melmosa, nessun occidentale ha osato bagnarsi se non la testa. Come siamo infedeli!
In questo punto del lungo Parikrama era stato organizzato per la colazione: sono arrivati di lì a poco con un camioncino pieno di gustoso Prasada, kitri, puri e halava, per la precisione.

I bambini del villaggio, quando hanno visto tutta quella opulenza hanno cominciato ad avvicinarsi per unirsi al banchetto.
Dopo i devoti riuniti, sono stati serviti anche loro ed erano in estasi.


Poi abbiamo ripreso il cammino sotto un sole che cominciava a bruciare davvero.
Piano piano la santa collina Govardhana ha iniziato a far vedere il Suo splendore la Sua bellezza trascendentale.
Il colore delle pietre, così incredibilmente lucide e splendenti, varia dal grigio, al rosso scuro, al rosa.
Non possiamo salirvi sopra ma solo girarLe attorno, questo secondo le istruzioni del Signore Caitanya.

Fare questo Parikrama equivale a compiere molti anni di austerità e di servizio al Signore Supremo, Sri Krishna.

CamminarLe intorno è stata per me una grandissima benedizione e sinceramente all'inizio non pensavo che sarei riuscita a terminare il Parikrama poichè le mie condizioni fisiche erano veramente pessime, ma Krishna mi ha voluto aiutare e sono arrivata fino in fondo. Jaya!
Avevo la febbre con una sinusite molto forte che mi otturava completamente il naso, mi girava la testa e il sole cocente esasperava il tutto.

Verso la fine del Parikrama i piedi mi si sono aperti (dulcis in fundo) in diversi punti procurandomi altro dolore. Insomma una schifezza ambulante!
Invece solo misericordia di Krishna.

Dopo sei ore di cammino, alle 14.00 siamo ritornati al Kusum Sarovar e qui abbiamo fatto il bagno.
Corpo e anima refrigerati in un colpo solo!

Il lago, circondato da una monumentale costruzione, mi allietava la vista e l'acqua santa mi benediceva insieme al corpo che indosso, ormai a brandellini....

Tornati al tempio abbiamo preso Prasada sul tetto della Gurukula(la scuola), durante il festival si prende là, erano le 16.30.
Poi mega doccia (con il secchio e la lota naturalmente!), un gentile ristoratore pediluvio e si era fatta l'ora dell'Artika delle18.30, il Gaura-arati.

La notte devo dire, non è stata proprio bella, anzi!
La febbre è salita molto, sudavo, avevo freddo, brividi, caldo, freddo, brividi, non respiravo e non riuscivo veramente a riposare.

Sono rimasta un pò in uno stato di semi-coscienza sino alle 09.30 quando ho aperto gli occhi e ho trovato Rama che mi recitava il Maha-mantra seduto sul suo letto, vicino al mio (forse pensava lasciassi il corpo qui! Magariii!!!).
Allora mi sono alzata, ho fatto una doccia e mi sono messa anch'io a recitare i santi Nomi di Dio.

Adesso sono in stanza, dove purtroppo dovrò stare per qualche giorno.
Purificazione: ancora peccati di milioni di vite che si dissolvono per misericordia di Krishna e del Suo puro devoto, Srila Prabhupada, che mi ha portato qui a Vrindavana attraverso mio marito. Jaya!
Tutte le glorie a Vrindavana dhama e tutte le glorie a Srila Prabhupada!
..................continua

giovedì 16 agosto 2007

RR 7

Mercoledi 21 Ottobre 1998. ore 11.55

Ieri era il primo dell'anno.

La notte è stata costellata da botti di ogno tipo. A causa di questa festività abbiamo trovato gli undici templi in programma da visitare, chiusi. Che peccato!

Comunque non ci siamo scoraggiati. Abbiamo portato con noi Srila Prabhupada su di un carro addobbato da bellissime ghirlande, trainato da un meraviglioso bue bianco. Abbiamo cantato e danzato per tutto il tragitto. Eravamo circa 200 devoti.

All'Arati la sera (stravolta dalla stanchezza ma imperterrita) ho finalmente trovato una devota (portoghese) alla quale piace tanto danzare come a me. Abbiamo coinvolto un bel gruppo di indiane che poi ci hanno ringraziato a lungo.

Anche oggi ricorre una bellissima festa: la festa della Collina Govardana (Govardana Puja) che Krishna alzò con il mignolo della mano sinistra, da bambino, per una settimana, per salvare gli abitanti di Vrindavana dalla pioggia di Indra (il re degli esseri celesti) che molto adirato, li stava sommergendo completamente.

Ci siamo incamminati alle 08.00 dal tempio (eravamo circa 300) per andare alla Gosala (la struttura che ospita le mucche).

La costruzione pulitissima e ben tenuta accoglieva mucche, tori, buoi e vitelli, tutti di una bellezza luminosa che trascende.

Gopala Krishna Swami ha fatto il puja (adorazione con vari articoli) a una bellissima mucca bianca, adornata per l'occasione con cavigliere e ghirlande molto opulente.



Poi la festa di Prasada, servito direttamente nelle stalle; molto buono e abbondante.
Poi il ritorno al tempio dove c'è stata l'Abiseka (bagno fatto con il latte, lo yougurt, succhi di frutta vari, miele, spezie, profumi) alle Govardan-shila dell'altare.

Ho fatto foto oggi, spero siano guardabili ma con il marito fotografo e brontolone mi sono assicurata l'insuccesso già da ora......lo so.

Ieri sono riuscita a telefonare ai miei genitori, mitica India! è una lotta anche per telefonare.....

Adesso vado a riposare un pò, le campane suonano mezzogiorno.

Hare Krishna.............continua




martedì 7 agosto 2007

RR 6

Lunedi 18 Ottobre forse, bho! Ho già perso il tempo....1998. ore 21.10


Qui a Vrindavana il Mangala-arati (programma spirituale mattutino) inizia alle 04.10, al samadi di Srila Prabhupada, poi prosegue nel tempio con l'apertura delle tende alle 04.30.


Verso le 05.15 si svolge il Tulasi Puja, che si protrae per molto, visto il numero di devoti presenti. Ero abituata a Villa Vrindavana che, a parte la domenica, ci sono solo 4 Mataji e una 15ina di Prabhu.

Qui, in questo periodo ci sono dalle cento alle duecento Mataji e dai duecento ai trecento Prabhu!



E' notevole assistere a questa marea di devoti che si muove in circolo intorno a Srimati Tulasi Devi, mentre si spingono e si accalcano per poterLa bagnare. E' incredibile!


Poi inizia il Canto individuale del Maha-Mantra e un vortice di voci travolgente, perchè Energia Divina, potente e denso, invade tutta l'aria nelle propizie ore antelucane.


Devoti davanti alle Divinità, ai lati, nel chiostro, fuori del tempio, nelle stanze di Srila Prabhupada, nella hall della guest-house, sugli scalini, sotto gli alberi, sulle panchine, nel Samadhi; devoti ovunque, uniti nel glorificare i Santi Nomi del Signore.


Finito il programma spirituale del mattino, alle 09.30, Rama ed io, ci siamo incamminati per il Parikrama di Vrindavana.

La terra soffice, un misto di sabbia e argilla, sotto i piedi nudi, mi ha donato subito una sensazione di armonia e perfezione.
Camminavamo e cantavamo, cantavamo e camminavamo.



Ho visto l'albero Krishna-Balarama, uno bianco (Balarama) e uno nero (Krishna), fusi insieme. Meraviglioso.



Ho visto l'albero dove Krishna sedette dopo aver rubato i vestiti alle Gopi, dopo che avevano fatto il bagno nella Yamuna.

La Yamuna: la forma liquida di Visaka che porta i messaggi di Radha a Krishna.


Mi sono bagnata la testa con la Sua acqua e una sensazione di pienezza mi ha invaso. Sono diventata così pesante che non riuscivo più a staccarmi da quel sasso.


Lungo la Yamuna abbiamo attraversato il Kesi-gata dove Krishna uccise il demone Kesi. Magnifico, monumentale, di una bellezza così fine e pittoresca che solo immaginare come fosse in origine, mi lascia stupefatta.

Abbiamo attraversato villaggi e villaggini.

Ho visto cumuli di immondizie tra le case, per i vicoli, ho visto uomini, donne e bambini lavarsi all'aperto sotto i getti di acqua delle fontane pubbliche (più che fontane sono pompe, l'acqua và pompata perchè esca), dove lavavano anche i loro vestiti.


Lungo i vicoli l'acqua piovana scendeva al sacro fiume mista alle fogne.

Ho visto scimmie, tante, tante scimmie e cani e mucche.


Poi la parte più bella del Parikrama perchè in mezzo ai boschi e alla foresta.


Uccelli di tutti i tipi; un pappagallo che si abbeverava con grazia a uno zampillo di una fonte, ha colpito la mia attenzione.


Versi melodiosi e celestiali mai uditi prima.


Ho visto scoiattoli, merli, corvi, pavoni, gru e tanti altri animali (a me sconosciuti) da vicinissimo, ed erano tutti così tranquiilli, senza timore e in pace: al nostro passaggio non si curavano di noi, non si spostavano neanche.


Vitellini meravigliosi un pò in tutte le case e nei cortili.


Una vegetazione verdissima che grazie all'enorme quantità di pioggia caduta quest'anno, è nata rigoglioa e splendente.


Al passaggio i saluti: "Hare Krishna!" o "Radhe Radhe!" o "Haribol!".

Un vero paradiso, dove qualsiasi condizione ti trovi, viene vissuta con serenità e pace interiore, così che trovi bambini nudi nelle pozzanghere a giocare, vecchi storpi e mezzi ciechi, famiglie senza niente ma che ti salutano felici, sorridenti carichi di dignità e spessore perchè hanno la Conoscenza che fà loro capire, tutto quello che c'è da capire sul proposito dell'esistenza umana.


Cosa fondamentale questa, che non esiste nella cultura occidentale, dove il più alto benessere materiale non rende e non renderà mai la gioia straripante del Sapere, quello vero.


Questo sono i Vrajabasi, gli abitanti di Vrindavana dhama, che vanno al di là di ciò che noi vediamo di loro.
Qui non c'è superfluo, qui non c'è illusione.




Verso la fine del Parikrama più "selvaggio", abbiamo visitato il luogo dove il Signore Caitanya si sedette per riposare: un bellissimo ed enorme albero baniano.

Poi siamo tornati nelle strade di paese.

Qui Sivaiti, adoratori di Durga, Vaisnava, impersonalisti e mayavadi e ancora ancora..... convivono tranquillamente tollarandosi
Ce ne sono di tutti i tipi e gusti
!
Siamo tornati la tempio alle 11.45 dopo due ore e 45 minuti di beata camminata trascendentale.


Domani lo rifaremo ancora con i devoti del tempio, visitando gli undici templi principali di Vrindavana.


Da domani inizia "il cuore" del festival che durerà 5 giorni.

E' tornato anche il sole! Jaya!...........continua

venerdì 3 agosto 2007

RR 5


Domenica 18 Ottobre 1998.ore 21.00



Qui il prasadam (cibo vegetariano offerto a Krishna) è l'odore dell'India fatto sapore.


Stò mangiando come in Italia non mi sogno neanche di fare; piccantissimo, tantissimo, nei negozi più "angusti", anche tre volte al giorno (io mangio sempre una sola volta al giorno), ma ho appetito e allora, mi butto.


Piove ancora, piove a dirotto da quando siamo arrivati, allora non abbiamo ancora fatto il Parikrama (giro in tondo) di Vrindavana.



Oggi siamo andati al Loy-bazar, un grande mercato (mercato!?! sono...generosamente parlando, diciamo...negozi!), dove puoi trovare di tutto tutto e di più, dai preziosi, ai commestibili, ai famosi bauli indiani etc....


Mezzo di trasporto: rikso (a bici, no a piedi).



Durante il viaggio, durato una ventina di minuti o poco più, scrutavo, guardavo, studiavo ogni cosa, incantata e allo stesso tempo completamente a mio agio.


Molto probabilmente nella vita passata ero un abitante dell'India, questo spiegherebbe tante mie attitudini, abitudini e convinzioni innate.


La magica India è completamente diversa da qualsiasi altro paese, è unica e irripetibile; diversi i paesaggi, l'educazione (quindi le coscienze), le strade, le case, i negozi, il cielo, gli odori, i colori.....mi sembra di vivere in un interno, come a cinecittà!


Per le strade convivono capre, cani, bufali, mucche, scimmie, maiali, elefanti, asini (quello anche in italia ;-), cammelli e cavalli.

I maiali girano ripulendo le fogne che scorrono ai lati delle strade a cielo aperto, sono il sistema ecologico di pulizia indiano!



Le mucche mestamente chiedono un pò di cibo in qua e là, a volte irritate (specialmente i tori) attaccano qualcuno che cerca di toccarle per purificarsi un pò (Krishna è molto attaccato alle mucche e qui siamo nel mondo spirituale nel mondo materiale).

I cani, che si dividono in bande, hanno i loro territori e sono pieni di cicatrici su tutto il corpo perchè lottano in continuazione per sopravvivere.
Nella cultura vedica sono animali intoccabili e non vengono adottati, "gingillati" e curati come in occidente.

I gatti poi non se ne vedono in giro, hanno vita dura con questi "nemici sempre affamati" intorno, difficilmente arrivano all'età adulta.

I cammelli, gli asini, i cavalli, i buoi, a volte gli elefanti, vengono adoperati per il traino.

Le capre, le mucche e le bufale per il latte.
Il latte di mucca qui è molto diverso, è scremato in origine, dal sapore molto delicato.

Le scimmie invece servono per fare i dispetti all'uomo, per farci scontare così un pò di cattivo karma!



I negozi qui sono simpaticissimi, singolari: sospesi a mezzo metro da terra, sono baracche di legno (una accanto all'altra), a volte di cemento (i più ricchi), aperte sul davanti, sulle quali puoi salire, naturalmente togliendoti le scarpe (se le hai), e sedere comodamente sul pavimento rivestito in comodo morbido materiale.



E poi ci sono le mitiche bancherelle; dei carinissimi "carrettini" dove il "negoziante" se ne stà appollaiato sopra, in mezzo agli oggetti che vende! D'obbligo una canna di bambù in mano per allontanare animali vari che si avvicinano per rubare, specialmente le scimmie che piombano a velocità della luce dai tetti e con altrettanta velocità se ne scappano con il bottino in bocca!.....

Un ammasso di roba, gente, animali, rumori, fumi, odori, colori, tutto intenso e in movimento continuo da far girare la testa.

I negozianti ti chiamano: "Haribol!", i rikso ti vogliono portare e urlano: "Radhe! Radhe!", i bambini e le anziane vedove ti chiedono l'elemosina: "Hare Krishna Prabhu! Mataji!"


Anche questa è un esperienza difficile da descrivere, come è difficile l'India da penetrare.
Sopratutto i luoghi santi come Mathura, Vrindavana, non sono a buon mercato per gli occidentali materialisti ricercatori di "emozioni-spirituali-facili".

Abbiamo fatto un pò di compere ma ritorneremo là per tante altre; dobbiamo acquistare una lunga lista di parafernalia per le nostre amate Sri RadhaVrajasundara (al tempio di Firenze).
Vorrei prendere tutta l'India e portarla a far vedere a chi, come me, non l'aveva mai vista prima d'ora (almeno in questa vita) e riempirgli il cuore con questo stupendo mondo incantato, sottile, vibrante, statico ma sempre cambiante....ad ogni angolo rinnovato, rinnovabile, rinnovante...........continua

giovedì 2 agosto 2007

RR 4

Sabato 17 Ottobre 1998. ore 21.00


"Trovare alloggio alla Guest-house del Krishna Balarama Mandir in questo periodo, sarebbe un miracolo! Anzi di più! Perchè i miracoli a volte si avverano."
così ci ha incoraggiato ieri Rupa Raghunatha.......!

Incontrandolo poi nel pomeriggio, gli ho detto: "Quel di più è successo! Alloggiamo nella Guest-house del tempio!" Haribol!


Non capisco tuttora come sia possibile, visto che i devoti prenotano sempre con anni di anticipo (non stò scherzando), ma posso solo constatare ancora una volta la misericordia incondizionata di Krishna e del Suo puro devoto. Ci stanno gentilmente organizzando il viaggio!

Così abbiamo le chiavi della stanza numero 13 (e spero anche la stanza....non si sà mai in India!..) per un mese. Jaya!

Arrivata in stanza, via le scarpe (dove rimarranno fino alla fine del soggiorno), pulizia stanza (ovvio!), lavaggio abiti, mega doccia e giù, di corsa nel tempio.


Il tempio!

Come faccio a descriverlo? E' così bello!

Tutto in marmo bianco, dentro, fuori e intorno, con il cortile al centro a cielo aperto e i pavimenti a scacchi bianchi e neri.

Decorato molto finemente e minuziosamente tra il colonnato e gli angoli, con dei murales (che ricoprono l'intere pareti, con immagini di Krishna e dei Suoi eterni associati. Murales molto ma molto belli.


Le Divinità sono divise in tre gruppi (come a New Delhi):

a sinistra Gaura-Nitai, con il Signore Caitanya dalla bellezza candida,

al centro Krishna e Balarama, stupendi, meravigliosi,

a destra RadhaShyamasundara dove ogni commento è invero, ma ci proverò.
Srimati Radharani è così affascinante, dalla figura e dai lineamenti fini e delicati, che puoi restare a guardarLa illimitatamente,
Krishna così potente e sorridente, ti cattura totalmente.


Anche qui l'offerta per Damodara con una candelina di corda poggiata su di un piattino di coccio fatto a mano (chiarissimamente a mano!).

Centinaia, centinaia, centinaia di devoti da tutto il mondo, prostrarsi ai Piedi di Loto del Signore Supremo, cantare e danzare in Suo onore, con sincerità ferma di volerLo glorificare.
Devo dire che la prima sera è stata vissuta da me con un impatto un pò forte; forse la grande folla, la calca (che gli indiani sanno gestire molto bene a suon di spintoni dati con nonchalance!), non sò, ma la seconda sera mi trovava già nel mio habitat naturale.


Ho danzato davanti alle Divinità come non facevo da un pò di tempo (giusto per mancanza, di tempo!). Ho danzato a lungo e intensamente.

A un certo punto è apparsa Damodara Priya (Donatella) e allora il nettare ci ha travolto.

Alle indiane piace molto vedere le occidentali che danzano nei Kirtan per Krishna, rimangono attratte e si uniscono sempre molto volentieri.

Alla fine ero completamente matida di sudore, stanca e felice.

Ho ricevuto anche il Maha-Prasada di Krishna e Balarama.

Qui a Vrindavana c'è un legame speciale, particolare con Krishna: è molto più intenso.

Quando arrivi sei come una lavagna pulita (sporca ma pulita! dove devi iniziare a scrivere senza gessi e senza maschere!) e bisogna fare molta attenzione ai desideri e ai pensieri che hai perchè tutto è immediato o quasi, anche il karma.

Ieri quando ho scritto che ero molto stanca e provata, desideravo che Rama tornasse presto per farmi una doccia e un riposino; è apparso dopo un minuto con le chiavi della stanza in mano.

Stasera nel tempio non riuscivo a leggere la canzone Damodarastaka, non l'ho ancora imparata a memoria, però desideravo cantare, così mi si avvicina una devota porgendomi un foglio dove c'era scritta la canzone.

Oggi ho chiesto a Rama: "Ma il Maha-Prasada qui, quando lo distribuiscono?"
e stasera Krishna e Balarama mi hanno esaudito, direttamente dall'altare!
E' veramente tutto magico qui.

Un solo obbiettivo, un solo fine che accomuna migliaia di persone: Krishna.
E tutte che lavorano per cercare di soddisfarLo e di purificarsi nel mentre.


Qui a Vrindavana ci sono templi, tempietti, templini, tempioni, ovunque! ad ogni angolo, in ogni strada: 5000 per la precisione.

Ne abbiamo uno proprio di fronte alle finestre della stanza dove dormiamo, dove fanno bajan 24 ore su 24 (come al Krishna Balarama Mandir).
Adesso per esempio, ce n'è uno veramente potente che crea un atmosfera incredibile.
La mridanga (tamburo a due faccie) che si fonde con i kartalas (cembali) in un ritmo costante e perfetto, mentre la voce che guida, è così bella e intonata che riesce ad emozionare in profondità.

La tipica voce indiana maschile dal timbro cupo e sonoro, profondo e vibrante.
Nel mondo spirituale sarà così; cantare le glorie di Krishna, così ma moltiplicato mille, milioni, miliardi di volte più intenso, senza limite ed eterno, ma così,
dove il punto centrale dove tutto ruota è Krishna e noi Lo adoriamo, assorti nel Perfetto Amore.
Quando saremo pronti, se Krishna vorrà, ci porterà nel mondo spirituale.
L'importante è non smettere di servirLo mai, ovunque ci troviamo nei tre mondi.
Se c'è Coscienza di Krishna, anche i pianeti inferiori, saranno Vaikunta...............continua

venerdì 27 luglio 2007

RR 3




VENERDI' 16 Ottobre 1998. 14.30

VRINDAVANA




Siamo arrivati a Vrindavana: la Terra benedetta 5000 anni fà dai piedi di loto di Krishna, Dio, La Persona Suprema.


Vrindavana: un sogno per me sfumato tre volte e desiderato 16 anni.




Scesi dall'auto ci siamo chinati per fare gli omaggi al Sacro Dhama e Rama ha messo della polvere sulla mia testa; gesto che non dimenticherò mai.


Il viaggio è durato tre ore! Tre ore per 100 km!...aiuto...



Siamo partiti puntuali alle 9.45, come d'accordo, ma abbiamo sostato più di un ora e mezza aspettando Rupa Raghunatha che aveva appuntamento in una stamperia per i calendari del "Food for Life" 1999.


L'attesa è trascorsa cantanto i giri sul Japa-mala e osservando.


Piove. Mi guardo un pò intorno ed esco dall'auto per farlo meglio.



L'India è incredibile. Totalmente un altro mondo, un altra dimensione.

Mi lascia attonita, a volte impaurita ma allo stesso tempo sento che mi trovo a mio agio, è la mia terra, ho già vissuto qui.


La povertà, così tanto raccontata, letta o vista in video, non è mai così toccante e veriteria come vissuta di persona.







Per un occidentale è praticamente inconcepibile una realtà del genere, impensabile.



Persone che dormono in tende (se così si possono definire) ai bordi delle strade, senza scarpe, senza vestiti, con un solo piccolo pezzo di stoffa in cui avvolgersi.





Seduti nella polvere, nell'immondizia, spesso sporchi o malati, non chiedono neanche più l'elemosina.


Ma capisco che scrivere al riguardo non renderà mai il vero così come io ho constatato, allora abbandono l'argomento che coglie un aspetto dell'India, uno solo, il primo che ti aggredisce subito, il primo che se non superi non andrai mai alle bellezze che ci sono dopo, dietro, nascoste che ti aspettano.


L'India è così sfaccettata, multiforme, variopinta che soffermarsi su una finestra non ci darà mai l'intero armonioso panorama.


Qui a Vrindavana è diverso, è tutto più tranquillo e benedetto.


Si odono risate e Santi Nomi.


Sono le 16.00, sono seduta vicino alla stanza di Srila Prabhupada, mentre aspetto Rama che è andato a cercare un alloggio.


In tempo di festival è tutto occupato. Ci sono tantissimi devoti italiani: è bello ritrovarsi nel Santo Dhama.

Ho notato che gli indiani sono bellissimi.


Gli occhi neri, che mi hanno sempre affascinato, risplendono lucidi nei loro volti così diversi, dai lineamenti marcati, rendendo le persone bellissime.


Se si tratta di un devoto, il tutto è ancora più accentuato, perchè la luce che emana da uno spiritualista è ineguagliabile e veramente potente.



L'India è il paese dell'attesa e oggi ne ho avuto subito conferma: questa mattina in auto con Rama e l'autista e adesso da sola.


Sono molto stanca, inizio a sentire il peso amorevole dell'India appoggiarsi delicatamente ma inesorabilmente su di me............continua




HARE KRISHNA

giovedì 26 luglio 2007

RR 2



..............................Caitanya! Sono così belle, così opulente!

Vestiti ricchissimi, gioielli sfarzosi e ghirlande e fiori in quantità smisurata! (smisurata si fà per dire! per Krishna, la Persona Suprema non è mai niente fuori misura..)

Bhè sono in India, è normale!

Mi beo per un pò, poi inizio a fare foto.


Un potente Bhajan inizia a riempire l'aria: grazie all'impianto acustico e alle casse poste fuori dal tempio, il Santo Nome si può udire in lontananza, in tutte le strade limitrofe e anche di più.


Ritorno così in asrama, carica di Sante Immagini e mi metto a leggere "Il libro di Krishna".

Appare Rama dopo un pò, di ritorno da un incontro con Jnanagamya e un artista.


Questo è il mese di Kartika, il più caro a Sri Krishna, e alla sera vengono offerte delle candeline alle Divinità, cosa che stà accadendo adesso a Villa Vrindavana mentre qua è già notte e dormono tutti.


Così alle 20.00 scendiamo per il Gaura Arati, ci mettiamo in fila davanti al primo altare, quello di Sri Sri Gaura-Nitai (io dalla parte delle mataji e Rama dei prabhu). Ci viene dato un pezzettino di corda impregnata di ghee: questa fungerà da candelina.


Dopo l'offerta e i Kirtan un'altra conferma di benedizioni da parte di Krishna che , pare, ci abbia organizzato tutto il viaggio...altro che agenzie!


Domani è Ekadasi e non volevamo partire per Vrindavana ma c'è un devoto che ci ha offerto gentilmente un passaggio con l'auto del "Food for Life".
Come rifiutare tale invito!?


Lui si chiama Rupa Raghunatha è italiano, vive in India da molti anni ed è il responsabile del "Food for Life", una grande associazione che ha fatto nascere dal nulla che si occupa di distribuzione di Prasada e di vestiti per i bambini di Vrindavana.

Adesso hanno aperto anche scuole per istruirli dove li procurano tutto il necessario per studiare.

Questi bambini Vrajabasi si possono adottare a distanza in tutto il mondo.



Incontriamo anche Gargamuni e il fratello, entrambi di ritorno da un lungo pellegrinaggo nel quale hanno toccato anche le vette dell'Himalaya.
Domani prenderanno l'aereo che li riporterà in Italia.


Ci raccontano di emozioni e realizzazioni vissute negli ultimi mesi e poi, stravolti dalla stanchezza, se ne vanno a riposare.


Anche noi in quanto a stanchezza non scherzavamo, ma siamo rimasti affascinati dallo spettacolo: avevano acceso delle grosse fontane nel cortile del tempio, dove l'acqua faceva dei giochi di luce bellissimi con le luci poste al di sotto e ai lati di queste.

Il tutto risaltava enormemente nel buio della sera e della periferia di Delhi.


Molto coreografico.


Alle 21.00 comunque eravamo già nel mondo sottile dei sogni.


Io mi sono svegliata perchè, nonostante la luce accesa e il ventilatore enorme posto sopra le nostre teste, i moschito mi hanno trovata molto appetitosa e mi hanno letteralmente mangiata.


Domani inizierò a mangiare foglie di nim, forse il mio sangue diventerà terribile per i loro gusti prelibati e così magari eviterò di prendermi la malaria, visto che non facciamo mai le vaccinazioni.....



Sono le 24.45.

Ho scritto molto, ma sò che non sarà sempre così, altrimenti finisce che faccio un libro!


Oggi è Ekadasi, che Krishna ci purifichi un pò prima di entrare in Vrindavana da seri peccatori.




HARE KRISHNA..................................continua




Vrindavana Dhama vista dalla Yamuna

mercoledì 25 luglio 2007

RR 1



Allora si parte.....vi risparmio l'areoporto di New Delhi, specialmente quando si arriva, (quando si parte è già un pochino meglio).
L'hanno fatto apposta così chi scende dall'aereo capisce immediatamente che deve liberarsi di tutti i suoi bagagli culturali occidentali basati sul -io e mio-, sull'estetica e sulla superficialità di credersi un corpo.
Qui siamo nel pianeta dell'essenza dove ci si deve abituare, fin dall'inizio, a un aria diversa da respirare, a un paesaggio e a un popolo diverso da guardare, a una realtà profonda da udire fino in fondo, una terra da toccare con il cuore per non rimanere semplici turisti occidentali, un mondo nuovo da camminare e gustare fino nel più intimo...........Buon viaggio!





NEW DELHI- Giovedì 15 Ottobre 1998- ore 23.35



Siamo partiti ieri da Roma alle 19.30. Ci hanno messo dalla parte dei fumatori! verso il fondo dell'aereo, nella corsia di mezzo.

Accanto avevo mio marito Rama Raghava, sulla sinistra, e una signora Croata sulla 50ina devota di Sai Baba, sulla destra.


Ci ha fumato adosso per tutto il tempo del viaggio.

Rama è riuscito a riposare un pò, io no: troppo eccitata per questo grande evento nella mia vita di pseudo-devota.

Ho guardato un film indiano in lingua Hindi con sottotitoli in inglese!

Una commedia musicale tipo "Grease", molto lunga che solo gli indiani riescono a fare in tutto il suo splendore misto anni 60. Una commedia-film dove puoi trovare di tutto: dall'amore, alla passione, la violenza, il tradimento, l'amicizia, l'opulenza, la cattiveria, l'umorismo, l'avidità....buffo.

Tipico film indiano, carino perchè in fondo ingenuo, in confronto ai nostri terribili films da occidentali persi. L'indiani restano comunque un popolo di bambinoni.



Siamo arrivati a New Delhi con perfetto atterraggio salutato da un applauso dei viaggiatori, in perfetto orario; 06.00 am.

In realtà in India erano le 2.30! Tutti a rimettere gli orologi.


All'uscita un brahmacari si avvicina a Rama chiedendo conferma sulla sua identità, allora gli prende immediatamente la valigia e gli dice di seguirlo.

Tra la folla spunta Jnanagamya, "il gigante buono" come lo chiamo io, un discepolo di Srila Prabhupada che è stato ultimamente insieme a noi al tempio di Firenze.

Ci facciamo gli omaggi.

Il brahamacari è il comandante del tempio (ohi ohi! come me!) dove ci stanno portando.

Ci fanno salire su di un furgoncino a 4 posti...che accoglienza inaspettata e gradita! E che fortuna, il tempio dista un pò dall'aereoporto.

Nel viaggio canto ancora giri sul Japa.





Nonostante l'ora, le strade sono già affollate. Una cappa terribile ricopre il cielo, ci dicono che è così afoso da qualche giorno: ci sono 28 gradi (alle tre del mattino!!!!) e lo smog rifinisce come una cornice il bel quadro dipinto.

Ecco! le vedo le mucche per strada: in mezzo, ai lati, sui marciapiedi





Sono bellissime! Mai viste così belle. Se ne stanno sedute o in piedi, ferme o camminando mentre ruminano tranquillamente nel caotico traffico mattutino.

(Quella madre nella foto, fà ombra al suo piccolo che dorme beato in mezzo, proprio in mezzo alla strada)



Niente segnali, pochi stop con semafori e basta....questo è tutto il Codice della strada previsto in India! E neanche rispettato troppo!

Adesso capisco perchè i clacson in questo meraviglioso paese hanno un ruolo fondamentale! Vengono praticamenete fusi!

Mi viene in mente un espisodio in cui Srila Prabhupada trovandosi a viaggiare su di un auto con il clacson fuori uso, prese il suo piatto di metallo e mettendolo fuori dal finestrino, cominciò a batterlo energicamente con un legno per far rumore.

Così facendo risolse umoristicamente il problema e anzi, commentò, che sicuramente molti indiani avrebbero adottato "la nuova moda"!

Mi soffermo a guardare, (a un semaforo rosso rispettato!), un inquadratura da foto: una bellissima mucca nera e poco più in là una bianca, sedute pacificamente sotto un enorme cartello pubblicitario di McDonald...i contrasti abnormi dell'India!!!


Stiamo arrivando al tempio: in fondo alla stradona che stiamo percorrendo si ergono le cupole del bellissimo "Glory of India Experience".


Entriamo dentro che Rama ha appena finito di raccontare le ultime vicissitudini accadute a Villa Vrindavana e Jnanagamya ride divertito.

Jnanagamya è il responsabile della Guest-house, ci porta nella stanza numero 12.

Un piccolo tavolino e due lettini di corda senza materasso (in India si usa così), due sedie di plastica e un condizionatore enorme messo là per figura perchè mai stato funzionante.

Un piccolo balcone in fondo alla stanza che dà su macerie, il tempio è nuovo e ancora in costruzione.

Sono le 08.00 am Rama fà una doccia e và ad ascoltare la lezione di Srimad Bhagavatam nel tempio tenuta dal presidente del tempio I.S.K.Con di Bombay.

Io sistemo le cose, lavo i vestiti del viaggio, mangio un pò di mandorle, faccio una doccia e mentre mi accingo a riposare è di ritorno Rama che si unisce all'idea.

Ci sveglia Jnanagamya alle 14.00 bussando gentilmente alla porta; in mano ha due attraenti piatti di Prasada e acqua, tutto per noi. Rama rispetta, io gli faccio compagnia mentre si abbuffa.

E' arrivata l'ora di andare a omaggiare le Divinità.

Entro nel tempio, mi chino davanti a Sua Divina Grazia Srila Prabhupada, mancano 5 minuti all'apertura delle tende.

Faccio due giri di Parikrama ed ecco puntuali le conchiglie si mettono a suonare.

Tre conchiglie per tre altari, il suono è fortissimo, mi vengono i brividi.

Si aprono le tende:

i miei omaggi a Gaura Nitai

i miei omaggi a Radha e Krishna

i miei omaggi al Signore Ramacandra................................continua

sabato 21 luglio 2007

RR Racconti e riflessioni di un peregrinare indelebile


Ho fatto vari viaggi in India, vivendo nei luoghi Santi come Vrindavana e Mayapur per mesi.


Le prime esperienze di approccio a questa terra meravigliosa mi obbligavano a scrivere pagine e pagine di riflessioni o semplici racconti della giornata passata.


Così è nato un piccolo libro tratto dai primi tre viaggi che a volte rileggo con stupore e nostalgia.


Quando il pensiero và a Vrindavana sono là automaticamente, senza aerei, treni, taxi, risciò, camminate a piedi nudi, di mezzo: è un tuttuno.


Spero con questo mio libro di portarvi in questo mondo fantastico, fatto di una realtà, una cultura a noi veramente sconosciuta e per tanti aspetti, anche scioccante.


Allora non vi resta che tornare qui per non perdervi l'aereo: la prossima volta decolliamo.


Buon viaggio.

Hare Krishna.


martedì 17 luglio 2007

हरे कृष्ण



हरे कृष्ण हरे कृष्ण


कृष्ण कृष्ण हरे हरे


हरे रामा हरे रामा


रामा रामा हरे हरे

KRISHNA: L'INFINITAMENTE AFFASCINANTE



Dedico questo mio blog a Sri Krishna.
Egli è l'Infinitamente Affascinante perchè possiede tutte le opulenze all'infinito:
Bellezza, Austerità, Ricchezza, Potenza, Fama, Conoscenza.
Ci sono persone belle, ma Lui è il più bello, ci sono persone austere, ma Lui è il più austero, ci sono persone ricche, ma Lui è il più ricco, ci sono persone potenti, famose e sapienti, ma Lui è il più potente, il più famoso, il più sapiente in assoluto.
Egli è la Causa di tutte le cause; anche di questo blog.
Bentornati a Casa!