mercoledì 21 novembre 2007
RR 13
domenica 11 novembre 2007
RR 12
Venerdi 30 Ottobre 1998 ore 21.10
Oggi abbiamo percorso di nuovo il Parikrama di Vrindavana, altre tre ore di camminata benedetta in questa terra di Goloka Vrindavana.
Non c'è differenza tra questa Vrindavana e quella nel mondo spirituale.
E' sempre Vrindavana.
La speciale misericordia di questo Dhama è che purificandoti con atti pii(e sporcandoti anche, con atti empi) a una velocità cento volte più veloce e intensa che in qualsiasi altro luogo nel mondo, ti mette di fronte al tuo vero livello di coscienza.
A me almeno, sta succedendo questo.
Capisci più o meno a che livello sei "nella scala".
Il problema è che io non ho salito neanche il primo gradino!
Mi vedo così tapina, meschina, con la mente che mi bersaglia e massacra continuamente con le sue sciocchezze, lussurie e inutili desideri.
Tu la prendi al guinzaglio, con enorme fatica e cerchi di tirare a te.
Niente! E' così ostinata. Non ti vuole dare pace...
Solo recitando i Santi Nomi:
HARE KRISHNA HARE KRISHNA
KRISHNA KRISHNA HARE HARE
HARE RAMA HARE RAMA
RAMA RAMA HARE HARE,
riesco a farla amica, a placarla, altrimenti, fuoco e fiamme!
Qui Krishna mi fa vedere senza mezzi termini che schifezza sono, indicandomi così dove devo lavorare se voglio migliorare.
In realtà non so neanche da dove cominciare o forse è diventato tutto così palese che il falso-ego è uscito fuori indignato negando.
Non è certo falsa modestia o retorica, anzi! mi sopravvalutavo pensando di non essere così bassamente bassa.
Krishna non ti lascia mai inorgoglire; nella vita ogni tanto, ogni poco, ti abbassa benevolmente la testa con i Suoi morbidi piedi di loto per farti prendere la strada giusta, poi ti dà un pò di zuccherino per incoraggiarti e per farti un pò gioire, poi di nuovo la bastonata.
Questo lo fa con tutte le Jiva perchè Krishna è in assoluto Il Migliore Amico di tutti (belli, brutti, bianchi, neri, Ebrei, Cristiani, Mussulmani, donne, uomini, cani, ombrichi o farfalle...).
Il punto è che gli atei, i materialisti, non lo vedono, non lo capiscono.
Pensano sia fortuna o sfortuna (così la chiamano) e corrono, corrono, lottano, lavorano, imbrogliano, si arrabbiano, per rincorrere un attimo di pace, che poi non è mai pace ma solo una piccola tregua nella guerra della sofferenza che continua.
E sopratutto pensano che tutto dipenda dai loro miseri sforzi, pensano di essere indipendenti da Dio, Lo ignorano, non sanno che senza la Sua volontà neanche un filo di erba si muove!
Questo non vuol dire che dobbiamo sederci e aspettare.
Krishna apprezza il nostro sforzo e nella Bhagavad-Gita ci insegna ad eseguire il nostro dovere, indipendentemente dal risulatato, che non dipende appunto da noi.
Da qui il Siddhanta, il "succo" del prezioso testo:
"Lascia ogni forma di religione e abbandonati a Me. Pensa sempre a Me, diventa Mio devoto, offriMi i tuoi omaggi. Io ti libererò da tutte le reazioni dei tuoi peccati. Non temere."
La penna non vuole più scrivere.
Le cose sono due: o sto dicendo stupidaggini o è finito l'inchiostro!
Domani vedremo;-)
Haribol!
................................continua...........................
lunedì 5 novembre 2007
RR 11
Ieri siamo tornati alla Yamuna e abbiamo fatto il bagno completo.
E' un sogno per me, è una Favola troppo bella.
Ho fatto il bagno nella forma liquida di Vishaka, la gopi intima confidente di Srimati Radhika.
La Sua acqua era piacevolmente calda, vellutata, molto inebriante.
Era veramente stupendo stare con Lei. Speriamo l'esperienza si ripeta di nuovo.
Oggi siamo andato a visiatre alcuni templi.
il tempio di Radha-Damodara, dove Prabhupada visse i suoi anni da Vanaprasta e Sannyasa prima di venire in occidente dalle anime più cadute.
Là ci sono decine di Samadhi, compresi quello di Rupa Goswami, Sri Jiva Goswami, Sri Sanatana Goswami, Sri Krishna Pandita e altre grandi personalità.
Rama ed io abbiamo fatto un piccolo Bajan nella stanza dove Srila Prabhupada studiava, traduceva e riposava; mi sono venute alla mente le parole di Srila Prabhupada quando affermava che avrebbe vissuto eternamente in quella stanza del tempio a Lui molto caro.
Poi siamo andati nell'altra stanzetta dove cucinava e rispettava (mangiava).
Proprio questa mattina di fronte al Samadhi di Srila Prabhupada al tempio Krishna-Balaram Mandir, ammiravo la Sua famosa foto in bianco e nero (bellissima), mentre rispetta Prasadam in questa stanza guardando fuori dalla finestrella il Samadhi bellissimo di Rupa Goswami, e ho pensato: "Che bello sarebbe visitare quel luogo Sacro!"
Praticamente, neanche tre ore dopo, senza chiedere niente a Rama, ero in quella stanza, vicino a quel tavolo e a quella finestra, ed ho immaginato Srila Prabhupada seduto lì, accanto a me, proprio come nella foto.
Dopo altri giri di Parikrama del tempio abbiamo fatto gli omaggi e ci siamo incamminati verso il magico Radha-Raman.
Il tempio di Radha-Raman è molto antico, è amministrato da famiglie di Bramhana che si tramandano l'adorazione da generazioni.
A turno, per la durata di un mese, offrono il loro servizo alla Forma auto-manifestata di Krishna.
La storia ci insegna che Gopal Bhatta Goswami adorava 12 Govardan-shila e desiderava molto intensamente poter avere un giorno una Divinità da poter vestire.
Il desiderio così forte e sincero del puro devoto fece si che un mattino, al suo risveglio, trovò che una Govardan-shila si era "tramutata" in una murti dalla bella forma di Krishna.
E' molto piccola e si vede da molto lontano, accanto ha una collana poggiata su di un cuscino per rappresentare la Sua eterna amata Srimati Rhadarani.
Vivendo a Vrindavana dhama posso constatare che ogni Jiva è una Jiva speciale:
dal Sadhu alla scimmia, dal Brahmana al cammello, dalla mucca al maiale.
Ogni essere vivente che abita qui è benedetto in modo particolare dalla Suprema Persona.
Chissà se un giorno anch'io potrò sostenere il pesante tesoro racchiuso in Vrindavana.
Spero intensamente di si...
Vrindavana dhama ki! Jaya!!!
.......................continua..........................