martedì 29 gennaio 2008

RR 16

Lunedi 9 Novembre 1998. ore 17.30
Siamo sul Radhakunda.
Per grazia di Krishna siamo tornati sulle Sacre acque del luogo più auspicioso degli universi tutti.
Abbiamo fatto foto cercando di fermare l'incredibile e meravigliosa bellezza del Radhakunda su di una pellicola: impresa già fallita perchè impossibile.
Adesso ci troviamo nel Samadhi di Raghunata das Gosvami.
Tutti i Suoi insegnamenti si respirano in questo profondo e trascendentale bajan che sto ascoltando.
Vorrei registare tutti questi Kirtan, Bhajan, rumori, suoni, vorrei poter catturare questi profumi, aromi indescrivibili, per racchiuderli in un contenitore, da poter annusare nei momenti di bassa coscienza.
L'atmosfera è potente, potentissima.
Potresti restare sveglio a Cantare i Santi Nomi tutta la notte e non essere stanco mai, anzi, carico e forte.
Adesso andiamo a cercare una Guest-house, questa notte vorremmo riposare qua.
Le benedizioni cadono su di noi ancora, in questo modo.........................

giovedì 17 gennaio 2008

RR 15



Domenica 8 Novembre 1998


Siamo tutti malaticci, più o meno febbricitanti, più o meno deboli.
Il tempo poi oggi non ci aiuta proprio: piove a dirotto da stanotte.
Anche la pioggia qui ha un rumore diverso: la pioggia nel mondo spirituale ha un rumore diverso, è chiaro!

Comunque c'è un "ondata di misericordia collettiva", come l'ho chiamata ieri.
Devoti infreddoliti che tossiscono, che si soffiano il naso, che respirano a fatica.
Ieri l'altro infatti, sia Rama che io (a parte il Mangala e il Gaura artika) siamo rimasti in stanza a leggere, parlare o dormire.

Ieri invece siamo tornati alla Yamuna, ma siamo andati molto più lontano, in un luogo molto isolato.
Siamo stati benissimo.
Abbiamo camminato circa mezz'ora all'andata e mezz'ora al ritorno (dalla strada) affondando nella santa argilla ancora umida del letto del sacro fiume che si sta ritirando e per un pezzo invece ci hanno traghettato (dove l'acqua tornava alta).

Chissà come ricorderò questi momenti una volta tornata in Italia.
Mi ricorderò anche del caotico standard indiano?
L'India può essere difficile da vivere per un occidentale, oltre che per il clima e le malattie, sopratutto per la "pesantezza" e "spaziatezza" (disattenzione, disordine) degli indiani.

Gli chiedi una cosa e te ne danno un'altra che invece piace a loro, gli spieghi come vorresti fosse eseguita una preparazione o una sistemazione o un capo d'abbigliamento...niente!
Fanno sempre quello che loro decidono sia meglio fare.
Nella folla ti pestano, ti scontrano, come se tu non esistessi (spesso anche senza folla:), altrimenti ti spostano con violenza.
Per le strade non esiste il minimo ordine, il tempo anche non esiste, se cerchi di prendere un treno devi tenere conto che l'orario "è simbolico" e a volte anche il treno stesso perchè salta la corsa tranquillamente senza che nessuno lo sappia!...:)

Il popolo indiano è davero stupefacente!
Adesso capisco l'insistenza di Srila Prabhupada sulla disciplina per il mantenimento di uno standard e di una pulizia molto elevati.
Lui aveva la cultura e la ricchezza interiore di un indiano e la visione organizzativa di un occientale.
Nessun tempio qui è pulito come il Krishna-Balaram Mandir e nessuna Divinità al di fuori dell'ISKCON (di quelle che ho visto io) hanno uno standard così alto e preciso come quello lasciatoci da Srila Prabhupada.

Come tutti i puri devoti, Srila Prabhupada ha ha visto al di là di tutti e ha prevenuto con i suoi insegnamenti "mirati".
Sapeva benissimo che a noi occidentali serve la "frusta" per un certo aspetto mentre per gli orientali seve per un altro.

Prabhupada non ha mancato proprio in niente, ha dimostrato perfettamente la personificazione dell'Acarya e del Guru.
Tuttora a distanza di 20 anni dalla sua dipartita da questo pianeta, nonostante ci siano state, ci sono, e ci saranno ancora problemi e controversie a cusa della "nostra" immaturità, i suoi templi sono sempre pieni e ben organizzati, i suoi libri e quindi i suoi insegnamenti e quindi Lui stesso circolano e si propagano in tutto il mondo.
Non esiste praticamente un luogo dove non abbiamo udito, almeno una volta il Santo Nome di Dio: Krishna.
Questo grazie a Srila Prabhupada, grazie a Bhaktisiddhanta il suo Maestro spirituale, che gli chiese di andare in occidente per diffondere il Maha mantra Hare Krishna, questo grazie alla Parampara, la successione di Maestri spirituali autentici, e questo grazie al Signore Caitanya, Dio stesso apparso nella veste di puro devoto per diffondere le glorie e la potenza dell'Harinama Sankirtana.
Sri Caitanya Mahaprabhu ki!! Jaya!!!

Da un altro aspetto gli indiani hanno una religiosità radicata, innata, che viene da una cultura, quella Vedica, che è la più elevata, la più perfetta, sotto tutti i punti di vista.
Hanno una pazienza, una fede, una castità, un rispetto che noi occidentali neanche ci sogniamo.
Noi veniamo da una cultura di Sudra (quando va bene!), di Mlecca, mangiatori di carne, dove ti insegnano esattamente l'opposto di quello che la condizone di vita umana, per essere ritenuta tale, dovrebbe apprendere.

In occidente siamo il corpo, ci fanno identificare con quello e tutto il resto che deriva da questa falsa convinzione, è perfettamente imperfetto.
Come un calcolo matematico, se sbagli dall'inizio è impossibile che il risultato sia quello giusto.
Ci insegnano a cibarsi di cadaveri.
Gli uomini al vertice, i politici, i capi religiosi, che dovrebbero essere la guida della società, sono i più corrotti e ignoranti.
Essi mantengono una tra le cose più abominevoli, incivli e contro natura, che solo una mente demoniaca è capace di partorire: i mattatoi!
E poi parlano di pace!
E poi vogliono dirigere!
Ma dove dirigono?
Ci dirigono dritti dritti nella sofferenza più dura, nella frustazione e incoerenza più abissale, perchè dove c'è l'ignoranza, dice la Bhagavad-Gita, c'è la pazzia e dove c'è la pazzia c'è la sofferenza.
Dove c'è l'ignoranza ci sono le tenebre, dove ci sono le tenebre non si vede e non possiamo neanche sapere cosa sta succedendo.
Ed è proprio così!
Questo è il punto: si nasce, ci riproduciamo, ci ammaliamo, invecchiamo, moriamo, nel frattempo soffriamo, lavoriamo, soffriamo, lavoriamo, soffriamo......e NON sappiamo il perchè!...buffo no!?

E a scuola cosa ci insegnano?
Ci hanno mai parlato della differenza sostanziale che esiste tra il corpo e l'anima?
E chi siamo dei due?
E che cosa dobbiamo fare al momento della morte, ce l'hanno insegnato?
E' l'unica cosa certa che accadrà ad ognuno di noi, ma nessuno se ne occupa, nessuno sa veramente niente se non nebulosamente.
Anzi! La morte è tabù.
Fanno come gli struzzi, nessuno vuole affrontare l'argomento e mettono la testa sempre di più sotto l'illusione.
Risultato?
Oltre a una grande ansia, angoscia, paura (caratteristiche tipiche in condizione di buio), diventiamo "fuorilegge" perchè trasgrediamo le leggi Divine, con tutte le conseguenze che ne derivano.

O forse pensi che esistano solo le leggi inventate dall'uomo?
Con quelle paghi subito, se uccidi vai in galera (forse! avolte!), ma non essere così limitato!
Ci sono leggi che regolano l'universo e vanno rispettate o si paga anche per quelle (e per quelle trasgressioni non ci sono "raccomandazioni" o "mazzette"che tengono!).
E perchè siamo qui?
Cosa dobbiamo fare qui?
Solo mangiare, dormire, accoppiarsi e difendersi? Proprio come il tuo cagnolino?
O, nella forma umana dovremmo aspirare a qualcosa di più elevato?

Nelle tenebre non si può vedere Dio.
Dio è Luce, dove c'è Luce tutto è illuminato e quindi più chiaro.
Sappiamo così cosa ci circonda, chi siamo, cosa dobbiamo fare e quindi vivere in armonia con il volere di Dio.
Ma non un volere inventato da noi, preso un pò qua e un pò là, no!
Un volere autorizzato dalle Scritture rivelate.
E se accetti un testo sacro, accettalo fino in fondo, non fare una cernita di quello che "ti pare giusto".
Dio lo sa, Dio è il supremo Controllore e Conoscitore.

E' semplice, a noi la scelta: o Luce o buio.

Che Dio mi benedica mantenendomi cosciente di Krishna vita dopo vita al suo servizio.

Haribol! Per sempre Haribol!

.....................continua

lunedì 7 gennaio 2008

RR 14


MERCOLEDI 4 NOVEMBRE 1998 ORE 15.10
Ho finito adesso di rispettare Prasada.
Hanno offerto una festa perchè oggi è l'ultimo giorno di Kartika, con la luna piena finisce il mese.


Ieri siamo andati al Radhakunda.

Esperienza indescrivibile, incredibile: la potenza dell'Armonia, della Purezza e della Perfezione.


E' un luogo incantevole alla vista e spiritualmente il più auspicioso dell'universo.


Nel "Nettare dell'istruzione" è scritto che Mathura è spiritualmente superiore a Vaikuntha perchè Krishna là è apparso.
Superiore a Mathura è la foresta trascendentale di Vrindavana, perchè ha visto i divertimenti della Rasa Lila di Krishna.

Superiore alla foresta di Vrindavana c'è la collina Govardhana che fu sollevata dalla mano Divina di Sri Krishna per una settimana, quando era bambino e fu teatro di molti Suoi giochi d'Amore.

Ma superiore a tutti questi luoghi è situato il perfetto Sri Radhakunda che è inondato dal Perfetto Amore per il Signore Supremo: Krishna Prema.

E' detto che il Divino kunda (lago) è caro a Krishna tanto quanto la Sua amata Srimati Radharani e chi si bagna nelle Sue acque, anche una sola volta, sente risvegliare in se, il puro Amore per Krishna.

Sembra incredibie, ma da quando sono arrivata ho visitato "in ordine di potenza spirituale" questi Luoghi Divini:

Prima ho fatto il Parikrama di Vrindavana, poi di nuovo soffermandomi nei templi più importanti, quindi la Yamuna, il luogo dove è avvenuta la Danza Rasa (Seva Kunja), la collina Govardhana e infine il Radhakunda.

Sembra che Krishna mi abbaia programmato una graduale purificazione, in modo da essere assimilata con armonia, senza traumi!

Il Santo Radhakunda è molto potente e ogni angolo ha la sua storia.

Al centro per esempio dove i due laghi Divini si "incontrano", ci sono le impronte di Radha e Krishna.

Dove ci siamo immersi la prima volta, usavano bagnarsi i sei Gosvami di Vrindavana.

La seconda volta ci siamo immersi dove le Gopi fanno il bagno tutte le mattine.

C'è un atmosfera da non poter essere descritta, almeno dalle mie limitatissime capacità materiali e a causa dello spesso strato di polvere che mi ricopre.

Sadhu, Brahmana, donne, uomini, bambini, vecchi, giovani; tutti Cantano i Santi Nomi bagnandosi nelle acque benedette della Coppia Divina Sri Sri Radha e Krishna.

E' incredibile che io mi trovi in questo meraviglioso luogo Santo.

Non capisco ancora tuttoggi cosa mi stia realmente accadendo, non so se è realtà o sogno.

Qui è sempre festa, qui è Goloka Vrindavana, qui c'è il sapore del mondo spirituale, qui c'è l'infinito Krishna Prema che impregna ogni cosa in profondità.

Il meno che si può fare è rendere omaggi e omaggi e ancora omaggi a questo luoghi Santi inchinandosi a ogni passo come fanno molti Sadhu. SI!

Sembrerà un assurdità per una limitata visione di uno sciocco materialista ateo, ma ho visto molte Sante persone percorrere il Parikrama della collina Govardhana portando con se 108 pietre.

Perchè? si chiederebbe chiunque, nemmeno immaginandone minimamente l'ultilizzo.

Innanzi tutto 108 perchè è un numero sacro e le pietre servono per contare i Dandavat fatti.

Il Dandavat è un omaggio che si fa completamente distesi per terra a pancia in giù con le braccia diestese sopra la testa e le gambe unite, dritti come bastoni.

Potete meditare sull'austerità: 108 Dandavat e un passo.....108 Dandavat e un passo......

Quindi se camminando abbastanza celermente abbiamo impiegato 5 ore e mezzo, loro passano mesi e mesi nel compimento di tale voto.

E naturalmente non pensate che la sera vadano a riposare da qualche parte.

Semplicemente dormono al bordo della strada vicino alle pietre che segnano l'ultimo Dandavat fatto.

E' veramente incredibile per noi poveri ottusi occidentali dove il voto più austero erano tre preghierine in più alla sera!

Comunque cercare di capire o gustare il meraviglioso Radhakunda in una sola e prima volta è praticamente ridicolo: pregherò Srimati Radharani affinchè mi dia un altra occasione, e un altra, e una altra, e un altra, e un altra, e un altra......occasione.

Ieri l'altro invece ho avuto l'opportunità da Srimati Tulasi Devi di farLe il Puja.

Sono stata molto felice che abbia esaudito il mio desiderio di farlo: altro stupendo famoso"zuccherino"!

Srimati Tulasi devi è la più misericordiosa per le nostre offese e i nostri peccati.

Srimati Tulasi devi, ki! Jaya!

In questo momento c'è uno scoiattolo a 15 cm da me, fuori dalla finestra che si sta facendo un accurattissima pulizia.

E' buffissimo!

Posso osservarlo senza che lui mi veda perchè queste reti fitte che hanno le finestre, per impedire l'entrata alle scimmie e insetti vari, non permettono di vedere a chi è fuori.

A proposito di animali vari:

"Tu quanti Jaki hai in stanza?"

"Io uno!"

"AH! Io tre. Sono più fortunata di te allora!"....

Si, qui i Jaki (quei lucertoloni con le zampe molto rotonde e larghe), fanno parte dell'affitto della stanza.

Senza questi verdi amici saremmo invasi letteralmente da mosquito e altri piccoli insetti; per questo averne più di uno in stanza, è auspicioso.

La prima volta che ne ho visto uno eravamo ancora nell'altra stanza (da circa 5 gg ci siamo trasferiti nella 28), ed era notte.

Stavo andando in bagno e l'ho trovato sullo specchio di fronte al mio letto; sembrava così ancora più grande!

Blehhh...mi ha tirato fuori la lingua lunga e mi ha guardata.

Adesso che so, li apprezzo per il servizio che ci fanno.

Un altro inquilino simpaticissimo di questa stanza è un piccolissimo topo che quando vuole uscire fa delle curve a una velocità pazzesca, sbandando inevitabilmente contro la porta.

Sembra Speedy Gonzales!

Vrindavana è affollata anche di queste Jiva Sante che abitano nel corpo di svariati animaletti.....

Hare Krishna

continua.......................................