venerdì 12 dicembre 2008

RR 21

giovedi 19 novembre 1998. 11.30

Mayapur

Siamo a Mayapur dhama da ieri pomeriggio. Siamo arrivati alle 15.00, esausti, dopo due giorni di viaggio.

Martedì 17 alle 6.00, dopo il Mangala-artika abbiamo salutato la meravigliosa Vrindavana e le bellissime Divinità del Krishna Balaram Mandir con un lungo e rispettoso omaggio, poi siamo saliti su un taxi insieme a un devoto olandese che conosceva Rama, diretti a New Dheli. Siamo arrivati al tempio puntuali, erano le 10.00, purtroppo era tutto occupato.

Dopo aver aspettato un ora, gentilissimamente un brahmacari, segretario di Jnanagamya, ci ha prestato la sua stanza sino alle 15.00. Che bellezza!

Abbiamo così riposato un pò e al risveglio una sana doccia ci ha rimesso come nuovi!

Abbiamo lasciato in custodia i nostri bagagli, più i vestiti e i gioielli nuovi per RadhaVrajasundara. Alle 16.00 con una piccola borsa a testa, eravamo alla stazione, alle 17.00 (puntuale!!:) è arrivato il treno.

Posti prenotati 9 e 10. Diciassette ore di viaggio per 1.452 km! Che stanchezza!

Arriviamo in perfetto orario a Calcutta, alle 10.30.

Un caldo, una confusone, uno smog asfissiante mi aggrediscono violentemente. Rimango un pò intontita; Dheli a confronto è un paesino di campagna, è un fiorellino profumato. E' stato un impatto notevole.

Il treno per Mayapur parte alle 13.00, bisogna aspettare 2 ore e mezza...no! Non ce la facciamo!

Rama contratta il prezzo con un taxista (tanto per rimanere in allenamento!); da 1.200 rupie a 700...ok! andiamo....

Altre quattro ore di viaggio con l'autista dalla guida più sconcertante del solito; passione allo stato puro.

Attraversiamo Calcutta congestionata dal traffico, dalla gente, dal disordine che regnano incontrastati.

Poi finalmente la campagna attorniata dalla famosa foresta del Bengala. Veramente bella, incontaminata, selvaggia.....che viaggione!

Arriviamo al tempio più che stanchi; ubriachi e in più siamo neri addosso e in faccia, come quando si viaggia molto in moto....ecco perchè tutti si girano a guardarci!:)

Troviamo alloggio. Dopo una doccia immensa diventiamo quasi presentabili e ci dirigiamo dalle Divinità.

Tre gruppi, anche qui come a Dheli non sono in fila ma dislocate in punti diversi nel tempio.

Ci sono tre grandi porte per entrare ed ognuna di queste porta di fronte a un gruppo di Divinità.

Io entro dalla principale, mi chino per omaggiare, alzo la testa e vedo il Signore Nrishimadeva, tutto nero, enorme, bellissimo, maestoso, arrabbiatissimo; la foto che tengo sul mio altare da sempre.

Poi mi giro a destra e Li vedo; grandissimi, altissimi, RadhaMadhava attorniati dalle otto Gopi principali. Sublimi, incredibilmente belli.

Poi mi dirigo verso sinistra in un edificio (si vede) costruito in seguito ma facente parte del tempio.

La grandezza di un grande cinema, di un enorme teatro e sul palcoscenico Gli attori principali di Mayapur; due bellisismi Gaura Nitai in legno e un Panca-tattva più piccolo in bronzo.

Qui tutto ha dimensioni gigantesche: le Divinità, la guest-house, i giardini, il samadhi di Srila Prabhupada, le costruzioni nuove, tutto.....è in progetto una città per cinquantamilapersone!..Haribol! La determinazione di Prabhupada risplende in questo Sacro Dhama.

Questa mattina; Mangala Artika, alle 7.30 Govinda. Ogni giorno viene fatta una breve processione subito dopo l'apertura delle tende; i Bramhana prendono la piccola murti di Srila Prabhupada che si trova ai piedi di RadhaMadhava e con Lui si fanno tre giri di Parikrama all'interno del tempio. Poi si prende la caranamrta, che sono tre, una per ogni Divinità e poi in fila dal Signore Nrishmadeva per ricevere benedizioni da un Suo piedistallo il quale ci viene poggiato gentilmente e velocemente sulla testa.

Dopo Guru-puja e infine le lezioni, che vengono date in bengali nel tempio e in inglese in un altro edificio attiguo.

Io sono andata alla Goshala a visitare le mucche e poi alla Gurukula che è molto, molto pittoresca.

Poi sono andata a vedere l'elefantessa che usano per una festa che si svolge ogni sabato sera.

Dopo colazione, insieme a Rama siamo andati a visitare il samadhi di Srila Prabhupada. Una costruzione gigantesca, enorme, maestosa, da superare moltissime cattedrali che ho visto nella mia vita.

Nella parte superiore viene raccontata la vita di Srila Prabhupada attraverso statue di cartapesta.

Qui è molto bello devo dire, i giardini sono perfettamente curati, tutto è pulito, ma il mio cuore si trova a Vrindavana; ho lasciato là un pezzo di me e non è per così dire. Ogni mattina ripercorro con la mente quella Terra benedetta, faccio il Parikrama, faccio gli omaggi alle Divinità, ai devoti, alle case, agli abitanti, agli animali, alle piante......

Vorrei tanto poter ritornare là al più presto perchè quello che mi ha dato Vrindavana non si può calcolare e l'emozione che mi giunge al solo pensiero è veramente forte.

Krishna riaccettami un'altra volta, Ti prego, nella terra dei Tuoi divertimenti e dammi ancora la possibilità di bagnarmi nel Lago Tuo Divino e della Tua amata Radharani.

RADHE RADHE! SHYAM!

Questo Suono dalla inconcepibile potenza mi manca, mi manca, mi manca.

Mi manca nelle orecchie, mi manca nel cuore.

Radharani; la manifestazione di piacere di Krishna è reale, è tangibile, è sublime in Vrindavana.

Là tutto parla della Coppia Divina e il suono di Radhe impregna ogni angolo.

Vi prego, vogliatemi ancora riportare in quel Luogo dove la Santità ti annega la mente e il piacere di cantare i Santi Nomi ti straripa dal cuore.

Vi prego sento molto la mancanza di quell'armonia trascendentale e di quell'atmosfera spirituale che il cuore mi si spezza.

Vivrò facendo servizio per Krishna e aspettando che questa misericordia mi ricopra di nuovo.

Haribol, per sempre Haribol.

RAHE RADHE! SHYAM!

Radhe, proteggi la nostra vita spirituale.

..................................continua.................................................


lunedì 17 novembre 2008

RR 20


Lunedì 16 novembre 1998 ore 11.30


Adoro camminare in Vrindavana, sentire la Sua terra argillosa e poi sabbiosa sotto i piedi, tra le dita.
Adoro le Sue muchhe, i Suoi vitelli che mi annusano e mi leccano le braccia.
Adoro i Suoi rumori, i Suoi sapori e odori.
Adoro i Suoi abitanti così speciali, ospitali, innamorati di Krishna.
Adoro i Suoi paesaggi, gli alberi baniani, così forti ed eleganti, i fiori dai profumi intensi e sconosciuti in occidente.
Adoro Vrindavana, dal pavimento soffice, adatto per i Piedi di Loto della Coppia Divina Radhe Shyam, che ci permette anche a noi di camminare scalzi ed avere così un contatto più intimo e confindenziale con i Luoghi dei Loro divertimenti.
Adoro questo sacro dhama che mi ha ospitato e ha permesso a questa insulsa peccatrice di assaporare una goccia del nettareo Amore di Radha e Krishna che trasuda da ogni granello di polvere, da ogni filo d'erba, da ogni foglia e fiore, da ogni animale, da ogni perla di acqua che ti scivola sulla testa benedicendo questo strumento impuro e contaminato quale il mio corpo.
Radhe, ti prego mandami le Tue benedizioni affinchè Krishna mi perdoni per tutte le offese mentali e fisiche che ho commesso in questo periodo.
Krishna, il più furbo tra i furbi, ti mette sempre in posizione per esaudire i tuoi desideri e gioca con i tuoi attaccamenti facendoti urtare con violenza laddove manchi di più.
Grazie Krishna, hai abbassato la mia testa dolcemente con il Tuo Piede di Loto. Grazie Krishna per avermi fatto capire, ancora una volta, che non capisco niente e che sono meno di niente.
Aiutami ancora ti prego a camminare, Tu che sei il migliore Amico di tutti gli esseri viventi, aiutami ancora a pulire questo specchio sporco, ormai incrostato, che non mi lascia vedere la mia vera immagine.
Krishna, Tu che sei glorificato negli universi tutti, la cui carnagione scura e il dolce profumo fanno girare la testa e dimenticare il resto tutto intorno, ascoltami.
Scusami Krishna se non sono capace di purificare il cuore, che dire di pulire l'anima dagli strati spessi di polvere...
Sono ignobile ed ignorante, chiedo la Tua misericordia perchè tu assista questa bambina capricciosa.
Abbia pazienza e non ridere dei miei infiniti difetti. Sono una tua particella, Ti appartengo e vorrei tornare a servirTi con purezza.
...............................
Ieri pomeriggio ho girovagato per Vrindavana, ho fatto foto, ho avuto finalmente l'occasione di vedere il tempio di BankiBhiari e il Madhana Mohana e altri ancora.
Ero molto emozionata.
Questa mattina sono tornata al Madhana Mohana e ho chiesto una benedizione, poi sono tornata sulla Yamuna.
Ho visto il luogo dove i sei Goswami facevano solitamente i Loro trascendentali kirtan.
Ho trascorso dei giorni densi, particolamente vivi.
Sto realizzando dei sentimenti che mi attaccano a questo Sacro Dhama sempre di più.
Non vorrei partire mai ma so che è mio dovere farlo.
Prabhupada voleva che la nostra predica fosse concentrata in occidente; questa terra Benedetta mi ha caricata di forza, entusiasmo e determinazione per continuare a farlo energicamente e con piacere.
Grazie Krishna per avermi dato questa indefinibile esperienza.
Vrindavana Dhama Ki!!!
Jaya!!!
......................................continua.....................

martedì 5 agosto 2008

RR 19


Domenica 15 Novembre 1998 ore 11.45
Ieri era Ekadasi, la terza che viviamo misericordiosamente in Vrindavana Dhama.
In questo giorno, il giorno di Hari, è usuale che tutti percorrano in tondo la terra di Vrindavana, così puoi trovare per 24 ore devoti di tutte le età, donne uomini, che girano e Cantano, girano e Cantano.
Rama ed io ci siamo incamminati subito dopo il Mangala arati, alle 5.00.
Era la prima volta che partivamo così presto ed è stato fantastico udire nel buio voci recitare sul Japa-mala, voci Cantare accompagnate dal bellissimo e famigliare tintinnio dei Kartalas, e poi Arati, ovunque, con il loro caratteristico accompagnamento di campanellini e conchiglie, per svegliare e per poi offrire cibo alle Divinità.
Nelle vicinanze della Yamuna, con il levare del sole, una fortissima nebbia ha pervaso l'aria rendendo tutto ancora più mistico e meraviglioso.
A volte, uscendo un bagliore dalla foschia, delineava forme in controluce di monumenti o di persone attorno alle fontane per la doccia del mattino o ferme in posizione di loto, in meditazione.
Ci siamo fermati al pittoresco tempio del Signore Jagannatha e poi via ancora a camminare con il Santo Nome intorno alla sublime terra di Vrindavana.
Era tutto così irreale, fiabesco, perchè troppo bello per essere capito in questo mondo materiale.
In verità questa è l'unica dimensione reale, il resto è illusione, perchè vita fittizia.
Mi viene in mente quando un giorno in Harinama a Firenze, mi si avvicina un tipo che tutto "schizzinoso" mi dice:
"Ma è tutto vero? Ma fate sul serio?..", con aria di sfida.
Ed io gli risposi con un grande sorriso:
"Oh si! Questa è proprio l'unica cosa reale, vera, è il resto che illusione!" e mi misi a ridere divertita.
Lui però non lo era, era troppo triste e preoccupato per le sue illusioni, per ridere:))
Siamo tornati a Krishna-Balarama-Mandir alle 8.00, giusto in tempo per ascoltare la lezione del mattino.
Alle 9.00 ci siamo incamminati di nuovo per la Sacra Yamuna dove siamo rimasti felicemente sino alle 13.30.
Anche oggi siamo tornati alla Yamuna, ma la barca per traghettarci dall'altra parte "era in scipero", nel senso che non c'era nessuno:)....e dopo aver aspettato un ora, siamo tornati al tempio.
In questo momento sto ascltando delle musicassette registrate nel tempio; mi faranno compagnia quando ricorderò nostalgicamente questo Sacro Dhama e questa permanenza benedetta ormai incisa profondamente nel cuore e nella mente.
Che Dio mi riporti ancora qui! Jaya!
..........................continua........................................

mercoledì 14 maggio 2008

RR 18


Venerdi 13 Novembre 1998 ore 17.45
Questa notte ha lasciato il corpo una devota russa: era qua da qualche mese aspettando questo evento importante, era venuta appositamente per questo.
Il corpo è stato legato ad una piccola barella di legno, ricoperto poi interamente da bellissime e profumatissime ghirlande e portato al tempio dove abbiamo fatto sette giri di parikrama (i cadaveri non possono entrare dentro perchè contaminano), il tutto naturalmente suonando e Cantando i Santi Nomi.
Era presente il suo maestro spirituale che ha condotto tutta la cerimonia fino alla cremazione avvenuta lungo le rive della Yamuna.
La processione è quindi partita per il Sacro fiume ma le devote hanno seguito solo per metà tragitto perchè nella cultura vedica alle donne non è permesso assistere alla cremazione.
Rama è andato e ha fatto foto.
C'è anche un altra devota, spagnola, che è venuta qua a lasciare il corpo.
E' malata di aids e adesso si sposta su una sedia a rotelle.
E' molto auspicioso poter lasciare il corpo in questo Sacro Dahma; una benedizione concessa solo a grandi devoti, non tutti sono "all'altezza" affinchè Krishna permetta questa situazione perfetta.
Abbiamo ricevuto poi un genile invito a pranzo da parte di Guru Carana Prabhu e sua moglie; così Anurada mataji ed io abbiamo fatto la spesa e siamo andate a casa loro a cucinare aspettando il ritorno dei mariti che è avvenuto intorno alle 14.00.
Dopo un mese abbiamo rispettato della squisita pasta; anche in India alla fine siamo riusciti a mangiarla!
Fra tre giorni ci aspetta la grande e dolorosa partenza da Vrindavana per New Delhi, da New Delhi per Mayapur dove resteremo dieci giorni.
Non vorrei partire, ho ancora tante cose da vedere e da fare qui a Vrindavana.....
Prabhupada diceva comunque che è bene non fermarsi troppo a lungo a Vrindavana; due mesi, massimo tre.
Qui la realtà spirituale è molto intensa.
Se in Kali yuga per misericordia di Krishna, i pensieri negativi o peccaminosi "non vengono messi in conto", qui si paga anche per quelli; per cui è molto difficile per i devoti occidentali, neofiti o degradati (come me), non commettere offesa alcuna.
I desideri poi si realizzano subito e se sono di natura materiale, sono guai:)
In effetti è difficile vedere un devoto che abita qui da qualche anno, due, cinque, dieci, che non sia un "po strano"....l'atmosfera è veramente potente e se non sei puro o almeno veramente sincero e determinato, rischi di bruciarti la vita spirituale.
A parte i Vrajabasi che sono anime veramente speciali e non concepibili, tanto meno giudicabili da noi, chi ha tentato di vivere qui, non ce l'ha fatta per piu di 15 anni e poi magari ha lasciato il corpo altrove.
Krishna ci dona, Krishna ci toglie, Lui è imparziale, al di sopra di tutto e tutti.
Può fare ciò che desidera sempre, in ogni angolo del mondo materiale e del mondo spirituale.
A noi non resta che pregarLo perchè ci permetta solo di servirLo.
.....................................Hare Krishna...................

venerdì 7 marzo 2008

RR 17


MERCOLEDI 11 NOVEMBRE 1998 ore 12.00



La Guest-house non era disponibile perchè eravamo senza passaporti, ma abbiamo trovato un'altra sistemazione, grazie a Srimati Radharani:)
Abbiamo cercato Indrya Dhamana, un devoto francese amico di Rama discepolo di Srila Prabhupada che vive sul Radhakunda.
Rama l'aveva incontrato giusto qualche giorno fa al Krishna Balaram Mandir e l'aveva informato appunto della sua nuova "residenza".
Dopo qualche domanda un po qua e un po là. dopo qualche giro sbagliato, siamo riusciti a trovare la sua casa.
Non era ancora rientrato e un suo vivino di casa ci ha intrattenuto mentre aspettavamo.
Ci ha offerto dei dolci e dell'acqua, ci ha raccontato che suo nonno era discepolo di Bhaktisiddhanta, che lui era un bramhana e faceva l'astrologo.
Poi è apparso Indrya Dhamana che ci ha gentilmente ospitato mettendoci a disposizione una piccola stanzetta con un letto fatto di corde intrecciate (tipico di queste parti) che si usa così, senza materasso e potevamo usufruire anche di una turca posta fuori dalla stanza con rubinetto per doccia con lota.
Raccontare le glorie e le emozioni vissute presso il Radhakunda mi risulta difficile più del solito.
Ci siamo svegliati come sempre alle tre.
Rama si è preparato ed è uscito prima di me.
Alle 3.45 ero fuori anch'io.
Cantare il Santo Nome, Cantare il santo Nome, camminare intorno ai laghi , fermarsi ogni poco in un tempietto, Cantare i Santi Nomi, poi fermarsi e bagnarsi la testa con qualche goccia delle Sacre acque e ricominciare da capo.
Così ho iniziato la meravigliosa giornata che era ancora buio, ma le luci delle fiamme offerte dai bramhana alle Divinità, la luce della luna e dei Santi Nomi Cantati in ogni angolo, mi illuminavano la strada e il cuore.
Non c'è stanchezza nel Cantare i Santi Nomi, puoi entrare in un altra dimensione, scivolandoci piacevolmente, a poco a poco.
Ti dimentichi delle futilità del mondo materiale e capisci chiaramente di non appartenervi.
Al sorgere del sole ho cominciato a fare foto perchè a quell'ora la luce è ideale.
Così girando e girando ho ritrovato Rama; l'ho visto dall'altra parte del lago assorto nel Canto e mi è apparaso bellissimo e luminoso.
L'ho raggiunto e insieme ci siamo diretti al Kusum Sarovar dove ho fatto ancora foto.
Pittoresco! A quell'ora il Kusum Sarovar era più splendido che mai.
Poi Cantando, Cantando siamo tornati a casa di Indrya Dhamana.
Il brahmana astrologo ci ha fatto vedere la sua Divinità: una Govardhan-sila molto bella.
Le ho fatto gli omaggi e sono andata a riposare.
Alle 12.30, dopo un ora di sonno profondo, mi sono risvegliata.
Indrya Dhamana mi ha offerto carinamente del Prasada molto buono.
Poi siamo tornati sul Radhakunda.
Bagno, Canto, bagno, Canto, bagno Canto, questo è stato il resto del nettareo pomeriggio.
Siamo rimasti beatemente fermi sulle rive dello Shyamakunda per 5 ore, ma questa l'abbiamo capito al calare del sole perchè sembravano passati 10 minuti.
Il tempo non aveva tempo, praticamente non esisteva!
Il Canto riempiva tutto, colmava ogni cosa ad iniziare dalla nostra mente.
Eravamo felici e distanti dal mondo materiale: esperienza meravigliosa.
La notte siamo tornati a Vrindavana, al Krishna Balaram Mandir.
Adesso siamo sulla Yamuna, su questa puntina sperduta di braccio di terra Santa.
La giornata è magnifica, attorno bufali e mucche pascolano contenti, uccelli di tutti i tipi che volano parlando e nell'aria il rumore magico delle Sacre acque che passano velocemente alla nostra destra.
Non capisco se stanno godendo i sensi, sotto questo calore perfetto, vicino al Fiume perfetto, in un momento perfetto, in un luogo quasi deserto adatto per poter leggere e scrivere e Cantare in tranquillità o se sono io che rimando a loro giovamento e godimento in questo processo di purificazione "accellerato".
Chissà per domani che programma mi ha riservato Krishna, se mi farà tornare in Italia o in qualche altro luogo nei tre mondi, o chissà ancora quali piani ha per quest'anima così caduta e poco affidabile come io sono.
Con la pazienza si puo arrivare a capire e a fare molto di quello che c'è da capire e da fare, senza avanzo e senza fretta.
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martedì 29 gennaio 2008

RR 16

Lunedi 9 Novembre 1998. ore 17.30
Siamo sul Radhakunda.
Per grazia di Krishna siamo tornati sulle Sacre acque del luogo più auspicioso degli universi tutti.
Abbiamo fatto foto cercando di fermare l'incredibile e meravigliosa bellezza del Radhakunda su di una pellicola: impresa già fallita perchè impossibile.
Adesso ci troviamo nel Samadhi di Raghunata das Gosvami.
Tutti i Suoi insegnamenti si respirano in questo profondo e trascendentale bajan che sto ascoltando.
Vorrei registare tutti questi Kirtan, Bhajan, rumori, suoni, vorrei poter catturare questi profumi, aromi indescrivibili, per racchiuderli in un contenitore, da poter annusare nei momenti di bassa coscienza.
L'atmosfera è potente, potentissima.
Potresti restare sveglio a Cantare i Santi Nomi tutta la notte e non essere stanco mai, anzi, carico e forte.
Adesso andiamo a cercare una Guest-house, questa notte vorremmo riposare qua.
Le benedizioni cadono su di noi ancora, in questo modo.........................

giovedì 17 gennaio 2008

RR 15



Domenica 8 Novembre 1998


Siamo tutti malaticci, più o meno febbricitanti, più o meno deboli.
Il tempo poi oggi non ci aiuta proprio: piove a dirotto da stanotte.
Anche la pioggia qui ha un rumore diverso: la pioggia nel mondo spirituale ha un rumore diverso, è chiaro!

Comunque c'è un "ondata di misericordia collettiva", come l'ho chiamata ieri.
Devoti infreddoliti che tossiscono, che si soffiano il naso, che respirano a fatica.
Ieri l'altro infatti, sia Rama che io (a parte il Mangala e il Gaura artika) siamo rimasti in stanza a leggere, parlare o dormire.

Ieri invece siamo tornati alla Yamuna, ma siamo andati molto più lontano, in un luogo molto isolato.
Siamo stati benissimo.
Abbiamo camminato circa mezz'ora all'andata e mezz'ora al ritorno (dalla strada) affondando nella santa argilla ancora umida del letto del sacro fiume che si sta ritirando e per un pezzo invece ci hanno traghettato (dove l'acqua tornava alta).

Chissà come ricorderò questi momenti una volta tornata in Italia.
Mi ricorderò anche del caotico standard indiano?
L'India può essere difficile da vivere per un occidentale, oltre che per il clima e le malattie, sopratutto per la "pesantezza" e "spaziatezza" (disattenzione, disordine) degli indiani.

Gli chiedi una cosa e te ne danno un'altra che invece piace a loro, gli spieghi come vorresti fosse eseguita una preparazione o una sistemazione o un capo d'abbigliamento...niente!
Fanno sempre quello che loro decidono sia meglio fare.
Nella folla ti pestano, ti scontrano, come se tu non esistessi (spesso anche senza folla:), altrimenti ti spostano con violenza.
Per le strade non esiste il minimo ordine, il tempo anche non esiste, se cerchi di prendere un treno devi tenere conto che l'orario "è simbolico" e a volte anche il treno stesso perchè salta la corsa tranquillamente senza che nessuno lo sappia!...:)

Il popolo indiano è davero stupefacente!
Adesso capisco l'insistenza di Srila Prabhupada sulla disciplina per il mantenimento di uno standard e di una pulizia molto elevati.
Lui aveva la cultura e la ricchezza interiore di un indiano e la visione organizzativa di un occientale.
Nessun tempio qui è pulito come il Krishna-Balaram Mandir e nessuna Divinità al di fuori dell'ISKCON (di quelle che ho visto io) hanno uno standard così alto e preciso come quello lasciatoci da Srila Prabhupada.

Come tutti i puri devoti, Srila Prabhupada ha ha visto al di là di tutti e ha prevenuto con i suoi insegnamenti "mirati".
Sapeva benissimo che a noi occidentali serve la "frusta" per un certo aspetto mentre per gli orientali seve per un altro.

Prabhupada non ha mancato proprio in niente, ha dimostrato perfettamente la personificazione dell'Acarya e del Guru.
Tuttora a distanza di 20 anni dalla sua dipartita da questo pianeta, nonostante ci siano state, ci sono, e ci saranno ancora problemi e controversie a cusa della "nostra" immaturità, i suoi templi sono sempre pieni e ben organizzati, i suoi libri e quindi i suoi insegnamenti e quindi Lui stesso circolano e si propagano in tutto il mondo.
Non esiste praticamente un luogo dove non abbiamo udito, almeno una volta il Santo Nome di Dio: Krishna.
Questo grazie a Srila Prabhupada, grazie a Bhaktisiddhanta il suo Maestro spirituale, che gli chiese di andare in occidente per diffondere il Maha mantra Hare Krishna, questo grazie alla Parampara, la successione di Maestri spirituali autentici, e questo grazie al Signore Caitanya, Dio stesso apparso nella veste di puro devoto per diffondere le glorie e la potenza dell'Harinama Sankirtana.
Sri Caitanya Mahaprabhu ki!! Jaya!!!

Da un altro aspetto gli indiani hanno una religiosità radicata, innata, che viene da una cultura, quella Vedica, che è la più elevata, la più perfetta, sotto tutti i punti di vista.
Hanno una pazienza, una fede, una castità, un rispetto che noi occidentali neanche ci sogniamo.
Noi veniamo da una cultura di Sudra (quando va bene!), di Mlecca, mangiatori di carne, dove ti insegnano esattamente l'opposto di quello che la condizone di vita umana, per essere ritenuta tale, dovrebbe apprendere.

In occidente siamo il corpo, ci fanno identificare con quello e tutto il resto che deriva da questa falsa convinzione, è perfettamente imperfetto.
Come un calcolo matematico, se sbagli dall'inizio è impossibile che il risultato sia quello giusto.
Ci insegnano a cibarsi di cadaveri.
Gli uomini al vertice, i politici, i capi religiosi, che dovrebbero essere la guida della società, sono i più corrotti e ignoranti.
Essi mantengono una tra le cose più abominevoli, incivli e contro natura, che solo una mente demoniaca è capace di partorire: i mattatoi!
E poi parlano di pace!
E poi vogliono dirigere!
Ma dove dirigono?
Ci dirigono dritti dritti nella sofferenza più dura, nella frustazione e incoerenza più abissale, perchè dove c'è l'ignoranza, dice la Bhagavad-Gita, c'è la pazzia e dove c'è la pazzia c'è la sofferenza.
Dove c'è l'ignoranza ci sono le tenebre, dove ci sono le tenebre non si vede e non possiamo neanche sapere cosa sta succedendo.
Ed è proprio così!
Questo è il punto: si nasce, ci riproduciamo, ci ammaliamo, invecchiamo, moriamo, nel frattempo soffriamo, lavoriamo, soffriamo, lavoriamo, soffriamo......e NON sappiamo il perchè!...buffo no!?

E a scuola cosa ci insegnano?
Ci hanno mai parlato della differenza sostanziale che esiste tra il corpo e l'anima?
E chi siamo dei due?
E che cosa dobbiamo fare al momento della morte, ce l'hanno insegnato?
E' l'unica cosa certa che accadrà ad ognuno di noi, ma nessuno se ne occupa, nessuno sa veramente niente se non nebulosamente.
Anzi! La morte è tabù.
Fanno come gli struzzi, nessuno vuole affrontare l'argomento e mettono la testa sempre di più sotto l'illusione.
Risultato?
Oltre a una grande ansia, angoscia, paura (caratteristiche tipiche in condizione di buio), diventiamo "fuorilegge" perchè trasgrediamo le leggi Divine, con tutte le conseguenze che ne derivano.

O forse pensi che esistano solo le leggi inventate dall'uomo?
Con quelle paghi subito, se uccidi vai in galera (forse! avolte!), ma non essere così limitato!
Ci sono leggi che regolano l'universo e vanno rispettate o si paga anche per quelle (e per quelle trasgressioni non ci sono "raccomandazioni" o "mazzette"che tengono!).
E perchè siamo qui?
Cosa dobbiamo fare qui?
Solo mangiare, dormire, accoppiarsi e difendersi? Proprio come il tuo cagnolino?
O, nella forma umana dovremmo aspirare a qualcosa di più elevato?

Nelle tenebre non si può vedere Dio.
Dio è Luce, dove c'è Luce tutto è illuminato e quindi più chiaro.
Sappiamo così cosa ci circonda, chi siamo, cosa dobbiamo fare e quindi vivere in armonia con il volere di Dio.
Ma non un volere inventato da noi, preso un pò qua e un pò là, no!
Un volere autorizzato dalle Scritture rivelate.
E se accetti un testo sacro, accettalo fino in fondo, non fare una cernita di quello che "ti pare giusto".
Dio lo sa, Dio è il supremo Controllore e Conoscitore.

E' semplice, a noi la scelta: o Luce o buio.

Che Dio mi benedica mantenendomi cosciente di Krishna vita dopo vita al suo servizio.

Haribol! Per sempre Haribol!

.....................continua

lunedì 7 gennaio 2008

RR 14


MERCOLEDI 4 NOVEMBRE 1998 ORE 15.10
Ho finito adesso di rispettare Prasada.
Hanno offerto una festa perchè oggi è l'ultimo giorno di Kartika, con la luna piena finisce il mese.


Ieri siamo andati al Radhakunda.

Esperienza indescrivibile, incredibile: la potenza dell'Armonia, della Purezza e della Perfezione.


E' un luogo incantevole alla vista e spiritualmente il più auspicioso dell'universo.


Nel "Nettare dell'istruzione" è scritto che Mathura è spiritualmente superiore a Vaikuntha perchè Krishna là è apparso.
Superiore a Mathura è la foresta trascendentale di Vrindavana, perchè ha visto i divertimenti della Rasa Lila di Krishna.

Superiore alla foresta di Vrindavana c'è la collina Govardhana che fu sollevata dalla mano Divina di Sri Krishna per una settimana, quando era bambino e fu teatro di molti Suoi giochi d'Amore.

Ma superiore a tutti questi luoghi è situato il perfetto Sri Radhakunda che è inondato dal Perfetto Amore per il Signore Supremo: Krishna Prema.

E' detto che il Divino kunda (lago) è caro a Krishna tanto quanto la Sua amata Srimati Radharani e chi si bagna nelle Sue acque, anche una sola volta, sente risvegliare in se, il puro Amore per Krishna.

Sembra incredibie, ma da quando sono arrivata ho visitato "in ordine di potenza spirituale" questi Luoghi Divini:

Prima ho fatto il Parikrama di Vrindavana, poi di nuovo soffermandomi nei templi più importanti, quindi la Yamuna, il luogo dove è avvenuta la Danza Rasa (Seva Kunja), la collina Govardhana e infine il Radhakunda.

Sembra che Krishna mi abbaia programmato una graduale purificazione, in modo da essere assimilata con armonia, senza traumi!

Il Santo Radhakunda è molto potente e ogni angolo ha la sua storia.

Al centro per esempio dove i due laghi Divini si "incontrano", ci sono le impronte di Radha e Krishna.

Dove ci siamo immersi la prima volta, usavano bagnarsi i sei Gosvami di Vrindavana.

La seconda volta ci siamo immersi dove le Gopi fanno il bagno tutte le mattine.

C'è un atmosfera da non poter essere descritta, almeno dalle mie limitatissime capacità materiali e a causa dello spesso strato di polvere che mi ricopre.

Sadhu, Brahmana, donne, uomini, bambini, vecchi, giovani; tutti Cantano i Santi Nomi bagnandosi nelle acque benedette della Coppia Divina Sri Sri Radha e Krishna.

E' incredibile che io mi trovi in questo meraviglioso luogo Santo.

Non capisco ancora tuttoggi cosa mi stia realmente accadendo, non so se è realtà o sogno.

Qui è sempre festa, qui è Goloka Vrindavana, qui c'è il sapore del mondo spirituale, qui c'è l'infinito Krishna Prema che impregna ogni cosa in profondità.

Il meno che si può fare è rendere omaggi e omaggi e ancora omaggi a questo luoghi Santi inchinandosi a ogni passo come fanno molti Sadhu. SI!

Sembrerà un assurdità per una limitata visione di uno sciocco materialista ateo, ma ho visto molte Sante persone percorrere il Parikrama della collina Govardhana portando con se 108 pietre.

Perchè? si chiederebbe chiunque, nemmeno immaginandone minimamente l'ultilizzo.

Innanzi tutto 108 perchè è un numero sacro e le pietre servono per contare i Dandavat fatti.

Il Dandavat è un omaggio che si fa completamente distesi per terra a pancia in giù con le braccia diestese sopra la testa e le gambe unite, dritti come bastoni.

Potete meditare sull'austerità: 108 Dandavat e un passo.....108 Dandavat e un passo......

Quindi se camminando abbastanza celermente abbiamo impiegato 5 ore e mezzo, loro passano mesi e mesi nel compimento di tale voto.

E naturalmente non pensate che la sera vadano a riposare da qualche parte.

Semplicemente dormono al bordo della strada vicino alle pietre che segnano l'ultimo Dandavat fatto.

E' veramente incredibile per noi poveri ottusi occidentali dove il voto più austero erano tre preghierine in più alla sera!

Comunque cercare di capire o gustare il meraviglioso Radhakunda in una sola e prima volta è praticamente ridicolo: pregherò Srimati Radharani affinchè mi dia un altra occasione, e un altra, e una altra, e un altra, e un altra, e un altra......occasione.

Ieri l'altro invece ho avuto l'opportunità da Srimati Tulasi Devi di farLe il Puja.

Sono stata molto felice che abbia esaudito il mio desiderio di farlo: altro stupendo famoso"zuccherino"!

Srimati Tulasi devi è la più misericordiosa per le nostre offese e i nostri peccati.

Srimati Tulasi devi, ki! Jaya!

In questo momento c'è uno scoiattolo a 15 cm da me, fuori dalla finestra che si sta facendo un accurattissima pulizia.

E' buffissimo!

Posso osservarlo senza che lui mi veda perchè queste reti fitte che hanno le finestre, per impedire l'entrata alle scimmie e insetti vari, non permettono di vedere a chi è fuori.

A proposito di animali vari:

"Tu quanti Jaki hai in stanza?"

"Io uno!"

"AH! Io tre. Sono più fortunata di te allora!"....

Si, qui i Jaki (quei lucertoloni con le zampe molto rotonde e larghe), fanno parte dell'affitto della stanza.

Senza questi verdi amici saremmo invasi letteralmente da mosquito e altri piccoli insetti; per questo averne più di uno in stanza, è auspicioso.

La prima volta che ne ho visto uno eravamo ancora nell'altra stanza (da circa 5 gg ci siamo trasferiti nella 28), ed era notte.

Stavo andando in bagno e l'ho trovato sullo specchio di fronte al mio letto; sembrava così ancora più grande!

Blehhh...mi ha tirato fuori la lingua lunga e mi ha guardata.

Adesso che so, li apprezzo per il servizio che ci fanno.

Un altro inquilino simpaticissimo di questa stanza è un piccolissimo topo che quando vuole uscire fa delle curve a una velocità pazzesca, sbandando inevitabilmente contro la porta.

Sembra Speedy Gonzales!

Vrindavana è affollata anche di queste Jiva Sante che abitano nel corpo di svariati animaletti.....

Hare Krishna

continua.......................................