venerdì 1 gennaio 2010

RR anno 2000


Vrindavana (India). Giovedi 16 Marzo 2000 (ore 24.00)
Mi trovo a Vrindavana in India, la terra benedetta dai piedi di Loto di Krishna.
Krishna, l'infinitamente affascinante, Colui che possiede le sei potenze all'infinito, l'incantatore di Cupido, il Signore Supremo, la Verità Assoluta, Dio nella sua forma originale, Krishna, Shyamasundara.....
Tutto ciò che ci basta per godere con la vista, con l'udito, con l'olfatto, il tatto, il gusto, in virtù e oltre la virtù; dove i sensi diventano un mezzo insufficente.
Qui in Vrindavana emerge la potenza di piacere di Krishna, la Sua eterna amata Srimati Radharani. Un immersione ancora più profonda nella coscienza di Dio.
"Radhe! Radhe!"....gli abitanti di Vrindavana si salutano così, si chiamano così, si beano così, pronunciando queste meravigliose sillabe sature di energia Divina.
In Vrindavana si cammina con uno specchio puntato costantamente sul nostro vero sè; i nostri anartha, i nostri ostacoli, le nostre debolezze e mancanze sono lì, semplicemente riflesse ad ogni passo, così da poterle osservare bene.
Lo scopo è correggerle naturalmente, Krishna non si diverte a fare questo per gioco, ma ci dona ancora una volta, la Sua infinita misericordia nell'opportunità di eliminare i nostri errori.
Mi sento a mio agio nel vedere con chiarezza i difetti miei, lo vedo come un trampolino di lancio e di opulenza da sfruttare a pieno dell'intelligente a disposizione.
Ci vorrebbe concentrazione costante affinchè ogni gesto fosse compiuto coscientemente in accordo al volere di Dio.
I Suoi consigli, le Sue leggi, la Conoscenza...sono nelle Sacre Scritture; leggerLe, studiarLe, rileggerLe, ascoltarLe, meditarLe, studiarLe di nuovo affinchè sia pratica e non più teoria.
Così che io mi chino ad omaggiare le Divinità realmente cosciente di quello che faccio, all'inteno dell'azione, non all'esterno.
Così che io mi accingo a prendere la Caranamrta, a cantare i Santi Nomi, a danzare, a parlare, a muovermi, a relazionare con tutto ciò che mi circonda, ricordandomi di Krishna, perchè in ultima analisi il significato di ricordare è essere coscienti.
In Vrindavana è più facile. Per questo ci si sente ricaricati dopo un periodo vissuto in questo sacro dhama.
Mi trovo qui da tre giorni; è la seconda volta che che Krishna mi permette di venire nella sua Vrindavana.
Stò cercando di catturare ogni momento per capire qualcosa, anche da quelli che sembrano i più insignificanti, che apparentemente scivolano via.
Ho iniziato a fare questo dal momento in cui ci hanno confermato il volo per venire qui, perchè è da lì che è iniziato l'incantesimo buono.
Molte benedizioni ricevute dai devoti per il viaggio, hanno fatto di questo un buon viaggio davvero e grazie a Krishna, tutto mi giunge in armonia, toccandomi delicatamente come un batuffolo di cotone sulla pelle.
Come dico in un gingle per R.K.C. (Radio Krishna Centrale):
"Non puoi chiedere di più!"...no! non lo farò, per grazia di Dio:)
Con riconoscenza infinita a Sua Divina Grazia Srila Prabhupada:)
Hare Krishna.
.............................................continua.......................................................