giovedì 2 agosto 2007

RR 4

Sabato 17 Ottobre 1998. ore 21.00


"Trovare alloggio alla Guest-house del Krishna Balarama Mandir in questo periodo, sarebbe un miracolo! Anzi di più! Perchè i miracoli a volte si avverano."
così ci ha incoraggiato ieri Rupa Raghunatha.......!

Incontrandolo poi nel pomeriggio, gli ho detto: "Quel di più è successo! Alloggiamo nella Guest-house del tempio!" Haribol!


Non capisco tuttora come sia possibile, visto che i devoti prenotano sempre con anni di anticipo (non stò scherzando), ma posso solo constatare ancora una volta la misericordia incondizionata di Krishna e del Suo puro devoto. Ci stanno gentilmente organizzando il viaggio!

Così abbiamo le chiavi della stanza numero 13 (e spero anche la stanza....non si sà mai in India!..) per un mese. Jaya!

Arrivata in stanza, via le scarpe (dove rimarranno fino alla fine del soggiorno), pulizia stanza (ovvio!), lavaggio abiti, mega doccia e giù, di corsa nel tempio.


Il tempio!

Come faccio a descriverlo? E' così bello!

Tutto in marmo bianco, dentro, fuori e intorno, con il cortile al centro a cielo aperto e i pavimenti a scacchi bianchi e neri.

Decorato molto finemente e minuziosamente tra il colonnato e gli angoli, con dei murales (che ricoprono l'intere pareti, con immagini di Krishna e dei Suoi eterni associati. Murales molto ma molto belli.


Le Divinità sono divise in tre gruppi (come a New Delhi):

a sinistra Gaura-Nitai, con il Signore Caitanya dalla bellezza candida,

al centro Krishna e Balarama, stupendi, meravigliosi,

a destra RadhaShyamasundara dove ogni commento è invero, ma ci proverò.
Srimati Radharani è così affascinante, dalla figura e dai lineamenti fini e delicati, che puoi restare a guardarLa illimitatamente,
Krishna così potente e sorridente, ti cattura totalmente.


Anche qui l'offerta per Damodara con una candelina di corda poggiata su di un piattino di coccio fatto a mano (chiarissimamente a mano!).

Centinaia, centinaia, centinaia di devoti da tutto il mondo, prostrarsi ai Piedi di Loto del Signore Supremo, cantare e danzare in Suo onore, con sincerità ferma di volerLo glorificare.
Devo dire che la prima sera è stata vissuta da me con un impatto un pò forte; forse la grande folla, la calca (che gli indiani sanno gestire molto bene a suon di spintoni dati con nonchalance!), non sò, ma la seconda sera mi trovava già nel mio habitat naturale.


Ho danzato davanti alle Divinità come non facevo da un pò di tempo (giusto per mancanza, di tempo!). Ho danzato a lungo e intensamente.

A un certo punto è apparsa Damodara Priya (Donatella) e allora il nettare ci ha travolto.

Alle indiane piace molto vedere le occidentali che danzano nei Kirtan per Krishna, rimangono attratte e si uniscono sempre molto volentieri.

Alla fine ero completamente matida di sudore, stanca e felice.

Ho ricevuto anche il Maha-Prasada di Krishna e Balarama.

Qui a Vrindavana c'è un legame speciale, particolare con Krishna: è molto più intenso.

Quando arrivi sei come una lavagna pulita (sporca ma pulita! dove devi iniziare a scrivere senza gessi e senza maschere!) e bisogna fare molta attenzione ai desideri e ai pensieri che hai perchè tutto è immediato o quasi, anche il karma.

Ieri quando ho scritto che ero molto stanca e provata, desideravo che Rama tornasse presto per farmi una doccia e un riposino; è apparso dopo un minuto con le chiavi della stanza in mano.

Stasera nel tempio non riuscivo a leggere la canzone Damodarastaka, non l'ho ancora imparata a memoria, però desideravo cantare, così mi si avvicina una devota porgendomi un foglio dove c'era scritta la canzone.

Oggi ho chiesto a Rama: "Ma il Maha-Prasada qui, quando lo distribuiscono?"
e stasera Krishna e Balarama mi hanno esaudito, direttamente dall'altare!
E' veramente tutto magico qui.

Un solo obbiettivo, un solo fine che accomuna migliaia di persone: Krishna.
E tutte che lavorano per cercare di soddisfarLo e di purificarsi nel mentre.


Qui a Vrindavana ci sono templi, tempietti, templini, tempioni, ovunque! ad ogni angolo, in ogni strada: 5000 per la precisione.

Ne abbiamo uno proprio di fronte alle finestre della stanza dove dormiamo, dove fanno bajan 24 ore su 24 (come al Krishna Balarama Mandir).
Adesso per esempio, ce n'è uno veramente potente che crea un atmosfera incredibile.
La mridanga (tamburo a due faccie) che si fonde con i kartalas (cembali) in un ritmo costante e perfetto, mentre la voce che guida, è così bella e intonata che riesce ad emozionare in profondità.

La tipica voce indiana maschile dal timbro cupo e sonoro, profondo e vibrante.
Nel mondo spirituale sarà così; cantare le glorie di Krishna, così ma moltiplicato mille, milioni, miliardi di volte più intenso, senza limite ed eterno, ma così,
dove il punto centrale dove tutto ruota è Krishna e noi Lo adoriamo, assorti nel Perfetto Amore.
Quando saremo pronti, se Krishna vorrà, ci porterà nel mondo spirituale.
L'importante è non smettere di servirLo mai, ovunque ci troviamo nei tre mondi.
Se c'è Coscienza di Krishna, anche i pianeti inferiori, saranno Vaikunta...............continua

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Completamente preso e affascinato dl racconto...
Ricordo con molta nostalgia il momento in cui ho mollato le scarpe...
...fino a quel momento ero ancora in italia...

Isvari ha detto...

Ah si! Il mollare le scarpe è un sintomo profondo della fastosa entrata nel mood indiano, mood nell'essere e nel vivere.
Sicuramente eravamo indiani in qualche vita fà......