giovedì 17 gennaio 2008

RR 15



Domenica 8 Novembre 1998


Siamo tutti malaticci, più o meno febbricitanti, più o meno deboli.
Il tempo poi oggi non ci aiuta proprio: piove a dirotto da stanotte.
Anche la pioggia qui ha un rumore diverso: la pioggia nel mondo spirituale ha un rumore diverso, è chiaro!

Comunque c'è un "ondata di misericordia collettiva", come l'ho chiamata ieri.
Devoti infreddoliti che tossiscono, che si soffiano il naso, che respirano a fatica.
Ieri l'altro infatti, sia Rama che io (a parte il Mangala e il Gaura artika) siamo rimasti in stanza a leggere, parlare o dormire.

Ieri invece siamo tornati alla Yamuna, ma siamo andati molto più lontano, in un luogo molto isolato.
Siamo stati benissimo.
Abbiamo camminato circa mezz'ora all'andata e mezz'ora al ritorno (dalla strada) affondando nella santa argilla ancora umida del letto del sacro fiume che si sta ritirando e per un pezzo invece ci hanno traghettato (dove l'acqua tornava alta).

Chissà come ricorderò questi momenti una volta tornata in Italia.
Mi ricorderò anche del caotico standard indiano?
L'India può essere difficile da vivere per un occidentale, oltre che per il clima e le malattie, sopratutto per la "pesantezza" e "spaziatezza" (disattenzione, disordine) degli indiani.

Gli chiedi una cosa e te ne danno un'altra che invece piace a loro, gli spieghi come vorresti fosse eseguita una preparazione o una sistemazione o un capo d'abbigliamento...niente!
Fanno sempre quello che loro decidono sia meglio fare.
Nella folla ti pestano, ti scontrano, come se tu non esistessi (spesso anche senza folla:), altrimenti ti spostano con violenza.
Per le strade non esiste il minimo ordine, il tempo anche non esiste, se cerchi di prendere un treno devi tenere conto che l'orario "è simbolico" e a volte anche il treno stesso perchè salta la corsa tranquillamente senza che nessuno lo sappia!...:)

Il popolo indiano è davero stupefacente!
Adesso capisco l'insistenza di Srila Prabhupada sulla disciplina per il mantenimento di uno standard e di una pulizia molto elevati.
Lui aveva la cultura e la ricchezza interiore di un indiano e la visione organizzativa di un occientale.
Nessun tempio qui è pulito come il Krishna-Balaram Mandir e nessuna Divinità al di fuori dell'ISKCON (di quelle che ho visto io) hanno uno standard così alto e preciso come quello lasciatoci da Srila Prabhupada.

Come tutti i puri devoti, Srila Prabhupada ha ha visto al di là di tutti e ha prevenuto con i suoi insegnamenti "mirati".
Sapeva benissimo che a noi occidentali serve la "frusta" per un certo aspetto mentre per gli orientali seve per un altro.

Prabhupada non ha mancato proprio in niente, ha dimostrato perfettamente la personificazione dell'Acarya e del Guru.
Tuttora a distanza di 20 anni dalla sua dipartita da questo pianeta, nonostante ci siano state, ci sono, e ci saranno ancora problemi e controversie a cusa della "nostra" immaturità, i suoi templi sono sempre pieni e ben organizzati, i suoi libri e quindi i suoi insegnamenti e quindi Lui stesso circolano e si propagano in tutto il mondo.
Non esiste praticamente un luogo dove non abbiamo udito, almeno una volta il Santo Nome di Dio: Krishna.
Questo grazie a Srila Prabhupada, grazie a Bhaktisiddhanta il suo Maestro spirituale, che gli chiese di andare in occidente per diffondere il Maha mantra Hare Krishna, questo grazie alla Parampara, la successione di Maestri spirituali autentici, e questo grazie al Signore Caitanya, Dio stesso apparso nella veste di puro devoto per diffondere le glorie e la potenza dell'Harinama Sankirtana.
Sri Caitanya Mahaprabhu ki!! Jaya!!!

Da un altro aspetto gli indiani hanno una religiosità radicata, innata, che viene da una cultura, quella Vedica, che è la più elevata, la più perfetta, sotto tutti i punti di vista.
Hanno una pazienza, una fede, una castità, un rispetto che noi occidentali neanche ci sogniamo.
Noi veniamo da una cultura di Sudra (quando va bene!), di Mlecca, mangiatori di carne, dove ti insegnano esattamente l'opposto di quello che la condizone di vita umana, per essere ritenuta tale, dovrebbe apprendere.

In occidente siamo il corpo, ci fanno identificare con quello e tutto il resto che deriva da questa falsa convinzione, è perfettamente imperfetto.
Come un calcolo matematico, se sbagli dall'inizio è impossibile che il risultato sia quello giusto.
Ci insegnano a cibarsi di cadaveri.
Gli uomini al vertice, i politici, i capi religiosi, che dovrebbero essere la guida della società, sono i più corrotti e ignoranti.
Essi mantengono una tra le cose più abominevoli, incivli e contro natura, che solo una mente demoniaca è capace di partorire: i mattatoi!
E poi parlano di pace!
E poi vogliono dirigere!
Ma dove dirigono?
Ci dirigono dritti dritti nella sofferenza più dura, nella frustazione e incoerenza più abissale, perchè dove c'è l'ignoranza, dice la Bhagavad-Gita, c'è la pazzia e dove c'è la pazzia c'è la sofferenza.
Dove c'è l'ignoranza ci sono le tenebre, dove ci sono le tenebre non si vede e non possiamo neanche sapere cosa sta succedendo.
Ed è proprio così!
Questo è il punto: si nasce, ci riproduciamo, ci ammaliamo, invecchiamo, moriamo, nel frattempo soffriamo, lavoriamo, soffriamo, lavoriamo, soffriamo......e NON sappiamo il perchè!...buffo no!?

E a scuola cosa ci insegnano?
Ci hanno mai parlato della differenza sostanziale che esiste tra il corpo e l'anima?
E chi siamo dei due?
E che cosa dobbiamo fare al momento della morte, ce l'hanno insegnato?
E' l'unica cosa certa che accadrà ad ognuno di noi, ma nessuno se ne occupa, nessuno sa veramente niente se non nebulosamente.
Anzi! La morte è tabù.
Fanno come gli struzzi, nessuno vuole affrontare l'argomento e mettono la testa sempre di più sotto l'illusione.
Risultato?
Oltre a una grande ansia, angoscia, paura (caratteristiche tipiche in condizione di buio), diventiamo "fuorilegge" perchè trasgrediamo le leggi Divine, con tutte le conseguenze che ne derivano.

O forse pensi che esistano solo le leggi inventate dall'uomo?
Con quelle paghi subito, se uccidi vai in galera (forse! avolte!), ma non essere così limitato!
Ci sono leggi che regolano l'universo e vanno rispettate o si paga anche per quelle (e per quelle trasgressioni non ci sono "raccomandazioni" o "mazzette"che tengono!).
E perchè siamo qui?
Cosa dobbiamo fare qui?
Solo mangiare, dormire, accoppiarsi e difendersi? Proprio come il tuo cagnolino?
O, nella forma umana dovremmo aspirare a qualcosa di più elevato?

Nelle tenebre non si può vedere Dio.
Dio è Luce, dove c'è Luce tutto è illuminato e quindi più chiaro.
Sappiamo così cosa ci circonda, chi siamo, cosa dobbiamo fare e quindi vivere in armonia con il volere di Dio.
Ma non un volere inventato da noi, preso un pò qua e un pò là, no!
Un volere autorizzato dalle Scritture rivelate.
E se accetti un testo sacro, accettalo fino in fondo, non fare una cernita di quello che "ti pare giusto".
Dio lo sa, Dio è il supremo Controllore e Conoscitore.

E' semplice, a noi la scelta: o Luce o buio.

Che Dio mi benedica mantenendomi cosciente di Krishna vita dopo vita al suo servizio.

Haribol! Per sempre Haribol!

.....................continua

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Passato per stamparmi le ultime cose che avevo perso per strada... Così le leggo con calma e attenzione
Un abbraccio

Isvari ha detto...

Un abbraccio a te forse unico lettore..ehehhe:)